sabato 16 novembre 2013

Siena-Spezia 2-0

Reti: 38'st Giannetti, 39'st Rosina



SIENA (5-3-2)Lamanna; Grillo (24'st Spinazzola), Giacomazzi, Feddal, Crescenzi (35'st Schiavone), Angelo; Pulzetti, D'Agostino (42'st Mathieu), Valiani; Giannetti, Rosina. 
All. Beretta
SPEZIA (4-3-3): Valentini; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Carrozza (14'st Seymour), Appelt, Bovo; Catellani, Ebagua (29'st Henty), Sansovini (29'pt Madonna). 
All. Stroppa

Arbitro: Di Bello di Brindisi

Note: Ammoniti: Baldanzeddu, Pulzetti, Grillo, Giacomazzi. Espulso: 27'pt Baldanzeddu, 31'pt Pulzetti. Recupero: 1'(pt), 3'(st). Angoli: 7-6. Spettatori 6741, oltre 600 dalla Liguria.

CommentoUna partita gettata alle ortiche nei minuti finali dopo che lo Spezia, nella prima frazione, aveva fatto intravvedere la possibilità di ottenere qualcosa di importante a Siena. Una gara segnata anche dalle espulsioni, entrambe nel primo tempo, di Baldanzeddu e Pulzetti per un match che, dieci contro dieci, il Siena ha saputo probabilmente interpretare meglio.
Beretta opta per la difesa a 3 con Giacomazzi nel ruolo di centrale, sulle corsie esterne Angelo e Grillo a spingere mentre in attacco il tandem prescelto è quello formato da Giannetti e Rosina. Spezia a trazione anteriore schierato con un 4-4-2 dalle connotazioni molto offensive: Bovo e Appelt in mediana ma sugli esterni vanno due ali vere come Carrozza e Catellani a supporto della coppia Ebagua-Sansovini. Gli aquilotti sfoggiano un frizzante giallo “lime” ma frizzante è anche il loro avvio. Catellani e Carrozza spingono trasformando il 4-4-2 in un 4-2-4 in fase di possesso e lo Spezia colleziona angoli in serie mentre i padroni di casa sembrano più timidi. Al 18' grandissima occasione per Sansovini che, sugli sviluppi dell'ennesimo angolo, si ritrova la sfera sul sinistro ma spara alto dalla linea dell'area piccola. Un erroraccio non da lui. La gara sembra nelle mani dello Spezia che mostra personalità e trame di gioco ma al 27' ecco la frittata di Baldanzeddu: il terzino destro dello Spezia, ammonito nei primissimi minuti di gioco, entra in scivolata su Rosina beccandosi un secondo giallo che a termini di regolamento ci sta, sebbene l'intervento sia più vistoso che cattivo. L'inerzia della gara cambia, ora il Siena ci crede di più e si fa vedere nei pressi dell'area spezzina con maggior decisione. Stroppa deve correre ai ripari sacrificando capitan Sansovini e ricostituendo la difesa a 4 con Madonna. L'inferiorità numerica, per fortuna dello Spezia, dura comunque un batter di ciglia, anche se la fortuna a volte bisogna cercarsela e quando lo scatenato Catellani punta Pulzetti intorno alla mezzora e viene atterrato platealmente, l'arbitro Di Bello non può far altro che sventolare il secondo giallo anche nei confronti del centrocampista senese. Parità numerica ristabilita.
A differenza della prima frazione è il Siena che fa la gara in avvio di ripresa: Giannetti costringe Valentini a togliere un pallone diretto sotto l'incrocio, poi anche Rosina scalda le mani all'ex numero 1 della Pro Vercelli. A centrocampo i padroni di casa fanno valere la superiorità numerica tanto che Stroppa decide di rinforzare la mediana con Seymour per Carrozza. La mossa ha l'effetto di ristabilire un certo equilibrio nel mezzo, tanto che anche Beretta tenta poco dopo di correggere qualcosa togliendo Grillo per il più offensivo Spinazzola. Nell'ultimo quarto d'ora Stroppa si gioca la carta Henty per uno stanco Ebagua, confidando nella velocità del giovane proveniente dal Milan ma per lo Spezia il finale è amaro. Tra il 37' ed il 39' un terribile uno-due senese indirizza il match in maniera inequivocabile. Prima Giannetti incorna su angolo di D'Agostino mettendo alle spalle di Valentini, poi Angelo pesca Rosina tutto solo sul secondo palo con l'ex Zenit che può appoggiare facilmente in rete.
Un epilogo amaro per uno Spezia che aveva iniziato benissimo questa gara mostrando piglio e personalità da grande ma che poi nella ripresa, dieci contro dieci, è sembrato troppo timido, quasi ad accontentarsi, cosa che non ha fatto il Siena. Certo il 2-0 è risultato pesante anche perchè arrivato quando lo Spezia sembrava poter controllare il risultato fino alla fine. Ma si sa, la B è questa, e gli errori spesso si pagano senza sconti. Fino alla fine.

venerdì 8 novembre 2013

Spezia-Cesena 2-1

Reti: 30'pt Defrel, 38'pt Lisuzzo, 29'st Catellani

SPEZIA (4-2-3-1)
Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Seymour (32'pt Catellani), Appelt, Bovo; Sansovini, Ebagua (42'st Henty), Carrozza (40'st Sammarco). A disp. Valentini, Sammarco, Moretti, Magnusson, Culina, Henty, Catellani, Borghese, Orsic, Catellani. All. G. Stroppa
CESENA (3-4-3)
Coser; Volta, Capelli, Kranjc; Almici (35'st Moncini), Coppa, De Feudis, Renzetti; D'Alessandro, Succi, Defrel (17'st Camporese). A disp. Rossini, Alhassan, Camporese, Garritano, Ingegneri, Capellini, Arrigoni, Pedrabissi. All. P. Bisoli

Arbitro: Pinzani (Empoli)

NoteAmmoniti: Almici, Capelli, Carrozza. Espulso: 15'st Capelli. Recupero: 2'(pt), 3'(st). Spettatori: 5578 (1278 paganti + 4300 abbonati). Incasso: 13895,70+25968,08 euro

CommentoUna gara difficile e spigolosa, come era prevedibile. Lo Spezia la vince e ne viene a capo grazie ad un secondo tempo di grande intensità ma anche qualità, agevolato, sì, da un Cesena rimasto in 10, ma è pur vero che fin dai primi minuti della ripresa gli aquilotti sembravano aver cambiato marcia, anche con gli ospiti ancora in 11.
Entrambe le squadre si presentano al via con diverse assenze. Lo Spezia ritrova da subito Bovo e Sansovini con quest'ultimo che va a completare il reparto d'attacco con Ebagua e Carrozza. Bisoli invece si affida al tridente formato da Succi, Defrel e D'Alessandro; niente da fare per Cascione mentre Granoche va in panchina. Le aspettative della vigilia per un match avvincente vengono inizialmente frustrate da un avvio di gara sottotono: ritmo ma anche molta confusione in mezzo al campo, Spezia che prova a fare la gara ma senza riuscire ad imbastire azioni fluide. Se si eccettua un rasoterra telefonato di Appelt da quasi 30 metri al 15', la prima azione potenzialmente pericolosa giunge al 22' quando Carrozza mette in moto Migliore sulla sinistra, traversone basso ed Ebagua manda alto con una difficile girata sul primo palo. Il Cesena è 'non pervenuto' fino al 30' quando Carrozza perde l'ennesimo pallone permettendo a Defrel di presentarsi ai 20 metri e di battere Leali con un bel sinistro a mezz'altezza. Tre minuti e Seymour, claudicante, deve uscire lasciando il posto a Catellani per uno Spezia che viene ora ridisegnato: da 4-3-3 a 4-2-4 con Carrozza e l'ex Sassuolo larghi sulle ali. La reazione dello Spezia se non altro è veemente e produce il pari quasi immediato al 38' quando un corner di Sansovini trova la sponda di Ceccarelli per il compagno di reparto Lisuzzo che in mezza girata infila Coser. Parità ristabilita giustamente perchè, per quanto lo Spezia abbia faticato nel primo tempo a fare gioco, il Cesena ha prodotto ancora meno.
La carica per il pari raggiunto spinge lo Spezia anche in avvio di ripresa. Al 5' un cross di Baldanzeddu è raccolto da Carrozza che di testa schiaccia bene trovando la grande risposta di Coser. Ora i bianchi sembrano finalmente in grado di produrre azioni offensive con criterio, Carrozza e Catellani vengono arginati a fatica dalla retroguardia romagnola. Al 15', dopo un colpo di testa debole di Defrel, Capelli incappa nel secondo giallo per fallo di mano: Cesena in 10 nell'ultima mezzora. Bisoli corre allora ai ripari inserendo Camporese al posto di Defrel. Ora lo Spezia schiaccia ancora di più il Cesena, forte anche della superiorità numerica, Coser si oppone ad una gran botta di Migliore rifugiandosi in corner. Il Cesena prova a scuotersi con un colpo di testa di Succi che mette i brividi a Leali e non solo. L'azione dello Spezia però è arrembante, arrivano angoli in serie fino al 28' quando Carrozza piazza un cross teso da destra, la palla arriva dalla parte opposta a Catellani che al volo d'interno destro gonfia la rete sotto la Ferrovia. Vantaggio meritato. Il Cesena ora deve reagire ma con l'uomo in meno fatica ad arrivare al tiro. A 5 dal termine è la volta di Sammarco che rileva un Carrozza autore di una prova dai due volti, male la prima frazione decisamente bene la ripresa. Poco dopo Henty rileva Ebagua per gli ultimi spiccioli prima del triplice fischio che sancisce l'importantissima vittoria dello Spezia. Tre punti che accorciano la zona alta della classifica e mostrano che là davanti non ci sono marziani. Sotto con il Siena.

sabato 2 novembre 2013

Padova-Spezia 1-0

Rete: 18'pt Pasquato



PADOVA (4-4-1-1): Mazzoni; Santacroce, Benedetti, Legati, Modesto; Ciano, Iori, Cuffa, Jelenic (18'st Osuji); Pasquato (49'st Laczko); Melchiorri (27'st Vantaggiato). 
All. Mutti
SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Magnusson (35'pt Catellani); Appelt, Seympur; Culina (37'st Henty), Carrozza (7'st Sansovini), Migliore; Ebagua. 
All. Stroppa


Arbitro: Abbattista

NoteAmmoniti: Cuffa, Appelt, Migliore, Ciano, Santacroce, Catellani. Recupero: 2'(pt). Corner: 6-6. Spettatori: 5536.

CommentoCi vuole più coraggio se lo Spezia vuole dire la sua in questo campionato. La squadra di Stroppa, al di là delle assenze, non entra quasi mai in partita riuscendo a rendersi pericoloso solo nella parte iniziale della ripresa ma mostrando grossi limiti nella manovra e nella capacità di servire in modo pulito le punte. Sorride quindi il Padova che concretizza con Pasquato la propria superiorità nel primo tempo e contiene bene nella ripresa.
Formazione più logica per lo Spezia rispetto a quella schierata per necessità contro il Modena. Stroppa porta ancora in panchina Sansovini e Catellani ma recupera Baldanzeddu per un 4-4-2 dove Carrozza è confermato a supporto di Ebagua, Migliore fa l'esterno alto con Magnusson alle sue spalle. A destra Culina, in mediana Seymour e Appelt. Stesso modulo per il Padova che con Mutti in panchina ha sempre vinto tra le mura amiche. L'ex Benedetti dal primo minuto in difesa per i padroni di casa, in attacco coppia Melchiorri-Pasquato.
Bene lo Spezia in avvio, al 10' cross di Baldanzeddu e testa di Migliore parato in due tempi di Mazzoni ma sarà l'unica sortita della prima frazione. Al 18' è invece il Padova a passare con Pasquato che scatta alle spalle di Lisuzzo e supera in pallonetto Leali prima di insaccare di testa. Il Padova prende coraggio, anche per qualche amnesia aquilotta; Melchiorri ci prova da fuori non andando lontanissimo dal bersaglio, poi Leali deve dire no ad un traversone in mezzo di Modesto pericolosamente deviato da Ceccarelli. Ancora Modesto vicino al gol dopo la mezzora ed è più di un campanello d'allarme, tanto che al 35' esce un Magnusson in difficoltà e fuori ruolo per Catellani. L'islandese già da qualche minuto si era scambiato di ruolo con Migliore alzandosi a centrocampo ma faticando parecchio, lui che è un centrale difensivo. Ora lo Spezia ha una maggiore spinta ma ancora non basta per impensierire il Padova, così al 7' della ripresa tocca a Sansovini prendere il posto di un Carrozza sotto tono. Al 13' finalmente si rivede lo Spezia: cross di Culina, Sansovini non aggancia in mezza rovesciata poi la botta di Catellani è deviata dalla difesa in angolo, ma adesso è uno Spezia molto più propenso all'azione offensiva, tanto che subito dopo Mazzoni deve uscire alla disperata su Ebagua chiudendogli lo specchio. Mutti vede la difficoltà della sua squadra ed inserisce Osuji al posto di Jelenic. Una mossa che ha l'effetto di contenere meglio le sortite degli ospiti. Spezia a fare la gara ma il Padova pronto a colpire in contropiede come al 26' quando Melchiorri scalda le mani a Leali dopo una sgroppata. La fiammata spezzina resta isolata e, anzi, il Padova ha l'occasionissima per chiudere il conto quando Seymour la combina grossa davanti alla propria area facendosi portare via il pallone da Osuji che serve Vantaggiato (entrato al posto di Melchiorri) il cui tiro finisce sul palo. Tocca anche ad Henty per Culina per un finale tutto d'attacco da parte dello Spezia che però, per gran parte della gara, non è stato all'altezza.
Una sconfitta, insomma, meritata quella che interrompe la striscia positiva dei bianchi e che adesso impone una svolta sul piano del gioco, perchè se fin qui i risultati tutto sommato positivi hanno coperto certe pecche ora serve un salto di qualità nelle prestazioni magari con il conforto di certi rientri perchè le assenze continuano ad essere troppe e soprattutto troppo prolungate.

sabato 26 ottobre 2013

Spezia-Modena 2-1

Reti: 27'pt rig. Ebagua; 32'st Mangni; 39'st Ebagua

SPEZIA (3-5-2): Leali; Ceccarelli, Borghese (33'st Ashong), Lisuzzo; Migliore (22'pt Culina), Sammarco (18'st Moretti), Seymour, Appelt, Magnusson; Carrozza, Ebagua. 
All. Stroppa
MODENA (3-5-2): Pinsoglio; Gozzi, Cionek, Manfrin; Surraco (29'st Mangni), Salifu, Dalla Bona (23'pt Calapai), Bianchi, Garofalo; Mazzarani (20'st Belloni), Babacar. 

All. Novellino

Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli


Note: Recupero: 5'(pt), 2'(st). Ammoniti: Appelt. Spettatori: 5774 (paganti 1474 + abbonati 4300). Incasso 16.305 + 25968

CommentoUn capolavoro di Ebagua a 6 minuti dal termine regala allo Spezia una vittoria importantissima e alla fine anche meritata perchè il Modena ha avuto, è vero, un certo predominio nella ripresa, ma è anche vero che gli aquilotti hanno concesso solo un tiro in porta in 90 minuti. In precedenza lo Spezia, in vantaggio a metà gara, aveva sfiorato il raddoppio già con Ebagua e soprattutto con un palo clamoroso di Carrozza. 
Lo Spezia si schiera a 3 in difesa e sugli esterni propone Migliore spostato a destra e Magnusson a sinistra. All'ultimo momento Stroppa perde Bovo in mediana rimpiazzato da Sammarco. In attacco Carrozza a supporto di Ebagua, solo panchina per Sansovini e Catellani non al meglio. Modulo 3-5-2 anche per il Modena con la differenza che Novellino sulle corsie laterali si affida a Garofalo a sinistra (nel suo ruolo naturale) ed un giocatore dalle attitudini offensive come Surraco a destra.
Prima del via il ricordo col minuto di silenzio per l'aquilotto De Fraia, scomparso in settimana ma in precedenza le due tifoserie unite nel ricordo del grande doppio ex Paolino Ponzo. Poi il via e primi minuti subito intensi ma sono pochi gli spunti di cronaca se si eccettua un gran destro di Dalla Bona all'11 che finisce a lato con Leali a controllare. Al 23' doppio cambio forzato dopo uno scontro aereo tra Migliore e Dalla Bona. Al loro posto entrano Culina nello Spezia e Calapai nel Modena. Equilibrio in tutto e per tutto, insomma, almeno fino al 27' quando Carrozza si destreggia in area, un rimpallo libera Culina che viene atterrato da Salifu: rigore e giallo per il modenese. Dal dischetto Ebagua non si fa pregare e realizza il 4' gol stagionale. Lo Spezia è galvanizzato dal vantaggio e al 34' sfiora il raddoppio con un numero brasiliano di Appelt che salta in palleggio la linea difensiva ospite e dal limite  si cimenta in una rovesciata che per poco non centra il bersaglio.
Dopo un tempo tutto sommato con pochi spunti di cronaca, nella ripresa lo Spezia crea due occasioni in 5 minuti: prima un colpo di testa di Ebagua sfiora il palo, poi una splendida girata di Carrozza dal limite coglie in pieno il legno con Pinsoglio fuori causa. E' il Modena a dover fare la gara e in effetti la squadra di Novellino alza il baricentro ma la difesa aquilotta regge bene. Stroppa inserisce Moretti per Sammarco, Novellino toglie Mazzarani per Belloni ma poco cambia, poi è la volta di Surraco che lascia il posto a Mangni. E' la svolta perchè al 31' Babacar fa un numero sulla linea di fondo e serve al limite proprio Mangni che di sinistro infila Leali all'angolino. Un gol d'autore, bellissimo, ma non quanto quello di Ebagua al 39': controlla sulla trequarti, botta di sinistro da 30 metri e sfera sotto l'incrocio. Una miccia per il Picco ed il colpo del k.o per il Modena. Settimo risultato utile consecutivo per lo Spezia, frutto di 3 vittorie e 4 pareggi ottenuti con tanti infortuni ed assenze. In attesa di rientri importanti, 3 punti di platino.

sabato 19 ottobre 2013

Trapani-Spezia 1-1

Reti: 20'pt Mancosu, 10'st rig. Ebagua

TRAPANI (4-4-2): Nordi; Garufo, Pagliarulo, Terlizzi, Rizzato; Pacilli, Caccetta, Gambino (18'st Vitale), Nizzetto (38'st Madonia); Iunco (18'st Djuric), Mancosu. 
All. Boscaglia

SPEZIA (4-3-3)Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Bovo (40'pt Catellani), Appelt, Seymour; Sammarco (40'st Moretti), Ebagua, Carrozza (25'st Borghese). 
All. Stroppa 

Arbitro: Di Paolo di Avezzano 


Note: Ammoniti: Pagliarulo, Catellani, Lisuzzo, Borghese. Recupero: 2'(pt), 5'(st). Corner: 2-4

CommentoAltro pari, ed è il quarto consecutivo, per lo Spezia. Un risultato che può soddisfare, in rimonta, ma che adesso chiama i ragazzi di Stroppa a cercare la vittoria sabato prossimo col Modena perché i 3 punti cominciano a mancare. In Sicilia lo Spezia soffre a lungo l'atteggiamento aggressivo e gli alti ritmi della squadra di Boscaglia ma, quando capisce che i siciliani non sono impeccabili nel reparto arretrato, colpisce e potrebbe anche trovare il vantaggio con un po' più di convinzione.
Per un Trapani che si presenta con il consueto 4-4-2, uno Spezia che cambia qualcosa rispetto al modulo base del 4-2-3-1. Stroppa deve infatti rinunciare a Sansovini e Rivas che non vanno nemmeno in panchina. In porta torna Leali alle spalle del consueto pacchetto arretrato, tre in mediana mentre in attacco Sammarco e Carrozza (all'esordio dal primo minuto) sono a supporto di Ebagua. Di contro Boscaglia non propone grosse sorprese rispetto alla formazione annunciata, con Pirrone squalificato e in attacco  Mancosu e l'ex Iunco.
Dieci minuti di studio con pochi spunti sia sul piano delle occasioni che su quello del gioco, poi la fiammata dello Spezia che in un minuto crea due nitide occasioni: Sammarco tira dal limite ma la conclusione è rimpallata e finisce a Carrozza che supera Nordi con un diagonale ma non Terlizzi che salva sulla linea. Sul corner susseguente Lisuzzo di testa mette i brividi ai siciliani. La risposta dei padroni di casa non tarda ad arrivare; il cross di Nizzetto è raccolto di testa da Mancosu e ci vuole un grande Leali per mantenere la porta aquilotta inviolata. È il preludio del gol del vantaggio che giunge al 20' quando una giocata di Iunco pesca Mancosu che scatta e supera in pallonetto un Leali stavolta non impeccabile nell'uscita. Qualcosa non va nella manovra spezzina dopo il vantaggio siciliano perché su una palla persa malamente in mezzo al campo si ripete l'azione in fotocopia del gol con Mancosu ancora lanciato a rete, ma questa volta l'estremo difensore  aquilotto ci mette una pezza. Stroppa corre ai ripari già prima della fine della frazione: fuori Bovo, al di sotto dei suoi standard, dentro Catellani e Spezia con un 4-3-3 puro per contrastare l'aggressività del Trapani.
In realtà l'avvio di ripresa non sembra presentare uno spartito diverso con lo Spezia costantemente in affanno a centrocampo di fronte all'aggressività dei padroni di casa che vanno subito vicini al gol con un bolide da fuori area di Paccilli. Eppure la sensazione è che lo Spezia può mettere in difficoltà il Trapani solo attaccandolo. E infatti, su una percussione da sinistra, Carrozza si infila tra due avversari ed è atterrato. Dal dischetto Ebagua non sbaglia proprio sotto la curva con i 120 spezzini al seguito. La rete ha un effetto rivitalizzante per lo Spezia che adesso manovra con più fluidità. Carrozza chiama al paratone Nordi e Sammarco non riesce nel tap-in vincente. Ora è Boscaglia a dover cambiare qualcosa, dentro Vitale e Djuric mentre Iunco esce coi crampi. Proprio Vitale si presenta con un bolide fuori di poco. Stroppa risponde con Borghese per contrastare i centimetri di Djuric e difesa a 3. Il Trapani ora è meno efficace e lo Spezia sembra averne di più nel finale. Catellani va ancora giù in area ma stavolta per l'arbitro è giallo per simulazione, anche se a ben vedere l'ex Sassuolo viene toccato da dietro. Ultimi minuti con il Trapani che cerca di fare comunque sua la gara e lo schema è il solito, vale a dire la verticalizzazione per Mancosu. Stavolta Leali risponde con un guizzo decisivo che sancisce la divisione, giusta, della posta in palio.

sabato 12 ottobre 2013

Spezia-Brescia 2-2

Reti: 8'st rig. Sansovini; 21'st Scaglia, 33'st Coletti, 48'st Ebagua

SPEZIA (4-3-1-2)Valentini; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Bovo, Appelt, Seymour (35'st Carrozza); Rivas (27'st Henty); Sansovini; (42'st Borghese) Ebagua. 
All. Stroppa
BRESCIA (3-5-2): Arcari; Zambelli, Freddi (17'st Paci), Canigliano; Scaglia, Coletti, Mandorlini (9'st Juan Antonio), Finazzi, Kukoc; Diego Sodinha (38'st Gorssi), Caracciolo. 
All. Bergodi 

Arbitro: Merchiori di Ferrara

Note: Ammonito: Lisuzzo, Bovo, Appelt. Recuperi: 1'(pt), 4'(st). Spettatori: 6111 (1811 paganti + 4300 abbonati). Incasso: 22.102,30 euro + quota abbonati 25.968,08

CommentoQuando dici gli episodi. Per un'ora lo Spezia fa una gran partita e merita il vantaggio, poi subisce il ritorno del Brescia che passa addirittura in vantaggio. Nel recupero lo Spezia pareggia e potrebbe addirittura vincere. Una gara molto intensa ed avvincente, che lo Spezia ad un certo punto sembrava avere perso proprio per gli episodi, dettagli che in B fanno la differenza. 
Nello Spezia si rivede dal primo minuto capitan Sansovini a supporto di Ebagua, alle loro spalle Rivas ispiratissimo fin dai primi minuti. In porta, come previsto, Valentini prende il posto di Leali, ma ci sono novità anche nel modulo perchè Stroppa opta per 3 uomini in mediana alle spalle di un tridente molto mobile nel quale Rivas svaria un po' su tutto il fronte. Il Brescia di Bergodi invece si schiera con un 3-5-1-1 nel quale Sodinha va a piazzarsi alle spalle di Caracciolo. 
Passano 3 minuti e lo Spezia potrebbe passare in vantaggio: angolo di Seymour e pasticcio della retroguardia ospite che nel tentativo di liberare l'area impegna severamente Arcari che vola per evitare l'autorete. Ma è uno Spezia arrembante che imprime alla gara un gran ritmo. Al 15' si vede anche il Brescia con un colpo di testa di Finazzi che sfiora il palo. Immediata risposta aquilotta con un lancio di Appelt per Rivas che sfiora di testa all'indietro costringendo ancora Arcari all'intervento decisivo. Il Brescia ovviamente si affida in attacco alle capacità realizzative di Caracciolo e all'inventiva di Sodinha: proprio quest'ultimo impegna Valentini in una respinta coi pugni, poi sul proseguo dell'azione Caracciolo batte di destro da ottima posizione ma ci mette una pezza Seymour in scivolata. Sul fronte opposto ancora un colpo di testa di Rivas mette i brividi ad Arcari. 
Nonostante i tanti ribaltamenti e le occasioni, la gara si sblocca solo con un rigore ad inizio ripresa (8'): ennesima grande giocata di Rivas che pesca Sansovini a centro area; controllo del capitano che viene strattonato da Freddi e va giù. Dal dischetto lo stesso Sansovini mette a segno la prima rete del suo campionato. Poco dopo va vicinissimo al raddoppio con un sinistro a giro che sfiora l'incrocio. Bergodi mette dentro Juan Antonio per Mandorlini e poi Paci per l'infortunato Freddi. Il pareggio del Brescia però non tarda troppo ad arrivare: ci pensa Scaglia con un sinistro preciso da fuori area. Il Brescia è rinfrancato dalla rete, i bianchi si riorganizzano e la gara si accende ulteriormente. Stroppa getta nella mischia anche Henty per l'ottimo, ma probabilmente stanco, Rivas. Proprio il giocatore proveniente dal Milan fa un gran numero girandosi in un fazzoletto, ma il suo tiro è smorzato da Paci. Sono gli episodi che contano e il Brescia li capitalizza al 32': con un tiro di Coletti che si insacca dopo aver attraversato una selva di gambe con la palla che passa sotto il corpo di Valentini. Ultime battute, dentro anche Carrozza ma lo Spezia sembra non averne più e non solo fisicamente ma anche mentalmente, perchè l'uno-due bresciano è mortifero. L'occasione l'avrebbe Carrozza al 41' ma il suo sinistro termina alto di pochissimo.
E' l'ultimo sussulto del tempo regolamentare ma nel recupero succede di tutto: prima una spizzata di Borghese innesca Ebagua che esplode un destro al volo, quello del 2-2 che fa venire giù il Picco. Poi, all'ultimo respiro, ancora Ebagua davanti ad Arcari si vede respingere il tiro, la palla va a Bovo che piazza il destro. L'urlo resta strozzato perchè la sfera esce di un niente, quello che fa la differenza tra una vittoria ed un pareggio.

sabato 5 ottobre 2013

Pescara-Spezia 1-1

Reti: 28'pt Cutolo; 11'st Bovo

PESCARA (4-3-3): Belardi; Balzano, Bocchetti (1°st Cosic), Schiavi, Rossi (22'st Politano); Nielsen, Brugman, Rizzo; Cutolo, Maniero (35'st Padovan), Ragusa. 
All. Marino.
SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Ceccarelli, Lisuzzo, Migliore; Bovo, (37'st Sammarco) Appelt; Rivas, Moretti (1'st Sansovini), Culina (15'st Seymour); Ebagua. 
All. Stroppa 

Arbitro: Pairetto di Nichelino

Note: Ammoniti: Baldanzeddu, Seymour, Ragusa, Schiavi. Recupero: 1'(pt), 3'(st)

CommentoCerto che se alla fine del primo tempo, con gli aquilotti sotto di un gol, avessero chiesto ad un tifoso dello Spezia se avrebbe firmato per un pari, questo si sarebbe messo a cercare affannosamente una penna. In realtà la ripresa ha messo in mostra uno Spezia voglioso di rimettere in piedi la partita e che, una volta trovato il pari, non si è accontentato sfiorando il colpaccio a Pescara. E alla fine il (comunque) buon punto sta quasi stretto. 

Stroppa sceglie la linea della continuità confermando quasi tutta la formazione che ha impattato col Novara ed inserendo Culina per Magnusson con il conseguente arretramento di Migliore sulla linea dei difensori per un 4-2-3-1, ormai modulo base per gli aquilotti. Il Pescara risponde con il consueto 4-3-3 di Marino: ancora out Sforzini per cui il tridente avanzato è composto da Cutolo, Maniero e Ragusa. In cabina di regia torna Brugman che, dopo l'infortunio, prende il posto di Viviani.
Si parte ed il tiro di Cutolo dopo appena 50 secondi fa pensare ad una partenza sprint dei padroni di casa ma in realtà lo Spezia prende subito le misure a guadagna metri, tanto da avere una buona opportunità al 10' ma il destro di Rivas da ottima posizione non centra il bersaglio. Risposta dei padroni di casa al 18' con Ragusa, servito all'indietro da Cutolo, che si vede deviare la botta in corner. Il Pescara è pericoloso soprattutto con i calci piazzati (tanti i corner collezionati) ma i ritmi non sono elevatissimi e lo Spezia tiene discretamente il campo affidandosi soprattutto alle sortite di Rivas ed Ebagua. La situazione si sblocca al 29' su una ripartenza dei padroni di casa: Rossi va al cross da sinistra, in mezzo Lisuzzo, Ceccarelli e Migliore la bucano e Cutolo, tutto solo sul secondo palo, insacca. Gli aquilotti giocano discretamente fino ai 20 metri abruzzesi ma è mancante nelle conclusioni. Ebagua ci prova ma senza impensierire più di tanto Belardi e, anzi, è Leali che deve volare a deviare un bolide di Nilsen. Brividi poi nel finale di frazione quando Leali esce dall'area respingendo di piede ma proprio dalle parti di Maniero che non ci pensa su e prova un pallonetto che finirebbe in rete se Ceccarelli non salvasse a porta sguarnita con una provvidenziale rovesciata.
Stroppa capisce che per rimettere in piedi la partita serve un maggior supporto ad Ebagua, così nella ripresa ecco l'atteso ritorno di Sansovini (applauditissimo dal suo ex pubblico) che prende il posto di Moretti. Nel Pescara qualche problema per Bocchetti che lascia il posto al Cosic. Proprio Sansovini all'8' serve un pallone d'oro a Culina ma il piattone del croato è neutralizzato da Belardi. E' l'avvisaglia di quanto accade tre minuti più tardi quando una splendida torre di Ebagua trova il perfetto inserimento di Bovo che non fallisce. Il tecnico spezzino decide di inserire Seymour per Culina. Subito Ebagua mette i brividi all'Adriatico con un colpo di testa, ma è un Pescara che ha accusato il colpo. Seymour chiama Belardi alla parata in due tempi, poi Sansovini per poco non beffa il portiere di casa e ci si mette anche la traversa a dire no ad una capocciata di Ebagua, ma ora è lo Spezia ad essere assoluto padrone del campo. Manca solo la stoccata vincente, che probabilmente sarebbe anche meritata ma l'impressione è che con il recupero dei vari infortunati i bianchi acquisiscono una diversa consistenza offensiva. E se la continuità è importante in Serie B, il quarto risultato utile consecutivo non può che essere accolto con soddisfazione.