sabato 2 novembre 2013

Padova-Spezia 1-0

Rete: 18'pt Pasquato



PADOVA (4-4-1-1): Mazzoni; Santacroce, Benedetti, Legati, Modesto; Ciano, Iori, Cuffa, Jelenic (18'st Osuji); Pasquato (49'st Laczko); Melchiorri (27'st Vantaggiato). 
All. Mutti
SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Magnusson (35'pt Catellani); Appelt, Seympur; Culina (37'st Henty), Carrozza (7'st Sansovini), Migliore; Ebagua. 
All. Stroppa


Arbitro: Abbattista

NoteAmmoniti: Cuffa, Appelt, Migliore, Ciano, Santacroce, Catellani. Recupero: 2'(pt). Corner: 6-6. Spettatori: 5536.

CommentoCi vuole più coraggio se lo Spezia vuole dire la sua in questo campionato. La squadra di Stroppa, al di là delle assenze, non entra quasi mai in partita riuscendo a rendersi pericoloso solo nella parte iniziale della ripresa ma mostrando grossi limiti nella manovra e nella capacità di servire in modo pulito le punte. Sorride quindi il Padova che concretizza con Pasquato la propria superiorità nel primo tempo e contiene bene nella ripresa.
Formazione più logica per lo Spezia rispetto a quella schierata per necessità contro il Modena. Stroppa porta ancora in panchina Sansovini e Catellani ma recupera Baldanzeddu per un 4-4-2 dove Carrozza è confermato a supporto di Ebagua, Migliore fa l'esterno alto con Magnusson alle sue spalle. A destra Culina, in mediana Seymour e Appelt. Stesso modulo per il Padova che con Mutti in panchina ha sempre vinto tra le mura amiche. L'ex Benedetti dal primo minuto in difesa per i padroni di casa, in attacco coppia Melchiorri-Pasquato.
Bene lo Spezia in avvio, al 10' cross di Baldanzeddu e testa di Migliore parato in due tempi di Mazzoni ma sarà l'unica sortita della prima frazione. Al 18' è invece il Padova a passare con Pasquato che scatta alle spalle di Lisuzzo e supera in pallonetto Leali prima di insaccare di testa. Il Padova prende coraggio, anche per qualche amnesia aquilotta; Melchiorri ci prova da fuori non andando lontanissimo dal bersaglio, poi Leali deve dire no ad un traversone in mezzo di Modesto pericolosamente deviato da Ceccarelli. Ancora Modesto vicino al gol dopo la mezzora ed è più di un campanello d'allarme, tanto che al 35' esce un Magnusson in difficoltà e fuori ruolo per Catellani. L'islandese già da qualche minuto si era scambiato di ruolo con Migliore alzandosi a centrocampo ma faticando parecchio, lui che è un centrale difensivo. Ora lo Spezia ha una maggiore spinta ma ancora non basta per impensierire il Padova, così al 7' della ripresa tocca a Sansovini prendere il posto di un Carrozza sotto tono. Al 13' finalmente si rivede lo Spezia: cross di Culina, Sansovini non aggancia in mezza rovesciata poi la botta di Catellani è deviata dalla difesa in angolo, ma adesso è uno Spezia molto più propenso all'azione offensiva, tanto che subito dopo Mazzoni deve uscire alla disperata su Ebagua chiudendogli lo specchio. Mutti vede la difficoltà della sua squadra ed inserisce Osuji al posto di Jelenic. Una mossa che ha l'effetto di contenere meglio le sortite degli ospiti. Spezia a fare la gara ma il Padova pronto a colpire in contropiede come al 26' quando Melchiorri scalda le mani a Leali dopo una sgroppata. La fiammata spezzina resta isolata e, anzi, il Padova ha l'occasionissima per chiudere il conto quando Seymour la combina grossa davanti alla propria area facendosi portare via il pallone da Osuji che serve Vantaggiato (entrato al posto di Melchiorri) il cui tiro finisce sul palo. Tocca anche ad Henty per Culina per un finale tutto d'attacco da parte dello Spezia che però, per gran parte della gara, non è stato all'altezza.
Una sconfitta, insomma, meritata quella che interrompe la striscia positiva dei bianchi e che adesso impone una svolta sul piano del gioco, perchè se fin qui i risultati tutto sommato positivi hanno coperto certe pecche ora serve un salto di qualità nelle prestazioni magari con il conforto di certi rientri perchè le assenze continuano ad essere troppe e soprattutto troppo prolungate.

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