venerdì 16 marzo 2007

Ruggieri a 360°: "Ecco i miei progetti"

Ruggieri e lo Spezia, una storia che il Presidente aquilotto ama raccontare e soprattutto vivere, per arricchirla di nuovi capitoli dopo quello entusiasmante che ha trovato il proprio compimento il 1 Maggio dello scorso anno. A dire il vero qualche ‘chicca’ anche in questa stagione la sua squadra gliel’ha regalata perché se gli chiedi un’istantanea lui ti risponde senza esitazioni: “La vittoria di Marassi, un’emozione intensa, i nostri tifosi chiusi per due ore nello stadio a cantare…” E’ così che Pino Ruggieri, il Presidente o il ‘Pres’ come lo chiamano i suoi collaboratori, racconta alla redazione del magazine ‘Aquile’ il suo rapporto con Spezia e con lo Spezia. Un’intervista a 360°, dove si intrecciano passato e futuro, ma dove si inizia dal presente e da un pareggio pesante in quel di Mantova: “Un punto importante –inizia Ruggieri- perché ottenuto contro una formazione che ha speso tantissimo a Gennaio. Alla fine l’impressione è stata che forse si potesse anche provare a ottenere qualcosa in più, ma in ogni caso ve bene così. Siamo a Marzo, un mese importante perché adesso si definiscono i gruppi di squadre che lottano per i diversi traguardi”.
Gennaio ha regalato uno Spezia con più qualità in un mercato che, a causa della regola che impone i 22 giocatori in rosa, era tutto meno che semplice: “Sono stati fatti innesti importanti, qualcuno anche con un livello da categoria superiore. Porto l’esempio di Do Prado, che è un prestito secco, sul quale la Fiorentina non ha nemmeno voluto discutere di un’eventuale diritto di riscatto da parte nostra. Questo perché crede nel giocatore. Va detto che è stato bravo Ceravolo a sfruttare tutta la sua esperienza e le sue amicizie nell’ambiente per arrivare a certi nomi”. E svela poi il retroscena: “Potevo vendere Guidetti al Livorno, in A, e arrivare a Soncin ma alla fine, dopo aver parlato col giocatore, ho rifiutato l’offerta dei toscani”.
Una rosa di qualità, dunque, costretta però ad allenarsi in giro per la provincia, cambiando spesso campi e superfici di gioco. Un problema che potrebbe essere superato se davvero, come ha proposto l’Amministrazione, si desse vita al Centro Sportivo (“un’esigenza fondamentale per noi”) nell’area del Ferdeghini: “Sta diventando una possibilità reale –conferma il Presidente- bisogna però cercare le soluzioni economiche per farlo nel più breve tempo possibile. L’idea che sta prendendo corpo è quella di partecipare al bando che verrà indetto per la realizzazione del progetto: stiamo parlando di 3 campi, foresteria e palestra”. Ma il fatto che si sia legata la realizzazione del Centro Sportivo al mancato rifacimento della tribuna del Picco, almeno per un altro anno, non è quantomeno discutibile? La non-risposta di Ruggieri forse è più chiara di tante risposte: “Questo giudicatelo voi…”.
Dalla questione stadio alla situazione societaria il passo è breve. Potrebbe sempre fare il suo ingresso Ermelli mentre sta per entrare nel vivo anche la trattativa con un soggetto spezzino: “Per quanto riguarda Ermelli sto aspettando che finiscano di affinare la proposta scritta su cui stanno lavorando mentre con il soggetto spezzino siamo all’inizio. Un partner locale è una priorità proprio per la forza che può avere a livello strategico”. In pratica, fermo restando che nel medio periodo l’Inter è destinata a ridurre ulteriormente le quote fino ad uscire definitivamente, la compagine societaria che si andrebbe delineando sullo sfondo sarebbe quella di un Ruggieri presidente con una maggioranza che potrebbe essere assoluta come relativa a seconda dei soci e delle situazioni.
Dal campo allo stadio, dal centro sportivo alla società per poi tornare al campo. Ruggieri tocca tutti gli argomenti d’interesse e adesso arriva il turno di tecnico e squadra: “Soda non è una meteora: ha già vinto 2 campionati e la Panchina d’Argento, tutti traguardi che si è meritato. Se volesse andare in A? Non lo tratterrei, ma credo che resterà qui con noi. E’ giovane, con grandi margini di miglioramento, è professionale ed ha idee chiare”. E sulla squadra: “Quest’anno abbiamo speso molto anche perché non siamo riusciti a far arrivare molti giocatori giovani da squadre di A. Per il futuro vorremmo assicurarci anche dei giovani importanti da compagini di categoria superiore che ci permettano di costruire una squadra competitiva dando anche un occhio al bilancio. Se l’anno scorso abbiamo vinto il campionato con 5 esordienti in C1, possiamo provare a fare qualcosa di importante anche in B”. Prende fiato, Ruggieri, ma solo per ripartire con la chiosa finale: “Stiamo lavorando per il futuro. Non posso fare miracoli economicamente tutti gli anni, ma questo non vuole essere un ricatto per nessuno. Voglio solo ribadire quanto sia importante radicare la società ad una matrice spezzina, perché Spezia è una città che merita e questo è un po’ il suo anno zero. Io, poi, per carattere non riesco a fare le cose tanto per farle, sono uno che dopo un po’ si stufa… Tanto per essere chiari stiamo programmando per la costruzione di un progetto che ci deve portare a provare il salto in Serie A”.