domenica 29 dicembre 2013

Spezia-Latina 1-4

Reti: 9'st Cisotti, 11'st Crimi, 20'st Ebagua, 35'st Figliomeni, 48'st Jonathas 


SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Borghese, Ceccarelli, Migliore; Seymour, Moretti (43'st Orsic); Catellani, Sammarco (43'pt Ferrari), Carrozza (16'st Rivas); Ebagua. 
All.: Mangia
LATINA (3-5-2): Iacobucci; Cottafava, Brosco, Figliomeni; Milani, Crimi, Morrone, Bruno (27'st Ricciardi), Alhassan; Cisotti (22'st Ghezzal), Jonathas. 

All. Breda

Arbitro: Bruno di Torino

NoteAmmoniti: Alhassan, Moretti, Morrone, Bruno, Borghese, Ricciardi. Recupero: 3'(pt), 4'(st). Spettatori: 6375 (2075+4300). Incasso: 21769,50+25968,08

CommentoIl Latina rovina la 'settimana perfetta' dello Spezia e di Mangia e passa al Picco al termine di una gara nervosa, soprattutto la ripresa, e mal diretta. Lo fa, questo va detto, con merito perchè gioca a lungo meglio della squadra di casa, nel primo tempo crea diverse occasioni ma è nella ripresa che piazza l'uno-due che indirizza la gara.
Uno Spezia tutto qualità per Devis Mangia al via. Un 4-2-3-1 con Sammarco alle spalle di Ebagua e le ali vere Catellani e Carrozza. In mediana Moretti al fianco di Seymour mentre è Borghese a prendere il posto di Lisuzzo, squalificato, al centro della difesa a far coppia con Ceccarelli. Breda risponde con un 3-5-2 in cui è Cisotti il prescelto in attacco al fianco di Jonathas.
Molto aggressiva la squadra ospite sui portatori di palla spezzini con raddoppi in ogni zona del campo. Lo Spezia tiene il pallino del gioco ma sbatte contro un Latina estremamente determinato che al 21' tenta la conclusione di potenza dalla distanza con Jonathas. Leali respinge ma è il primo spunto di cronaca del match. Al 25' una licenza poetica inopportuna in mezzo al campo di Moretti, fin qui positivo, apre il contropiede del Latina, Cisotti scatta sul filo del fuorigioco e chiama Leali alla seconda parata della partita. Il Latina capisce il momento favorevole e ci prova ancora qualche minuto più tardi: botta dal limite di Jonathas con palla fuori non di molto. Per lo Spezia una gara che si conferma difficile, come nelle previsioni della vigilia. L'aggressività e gli alti ritmi dei nerazzurri rendono difficile il compito degli uomini di Mangia che spesso si ritrovano con Ebagua troppo solo a causa della difficoltà degli esterni di proporsi con efficacia nelle due fasi. Di contro il Latina va ancora vicino al gol con un'apertura dell'ottimo Jonathas per Cisotti il cui cross basso è salvato da Leali. Poco prima della fine della frazione Mangia è costretto al cambio dell'acciaccato Sammarco: dentro Ferrari per un secondo tempo con lo Spezia più presente in avanti.
Ma anche la ripresa inizia male per gli aquilotti che però stavolta vanno sotto: lancio di Morrone, la difesa spezzina si alza male e Cisotti insacca con un pallonetto. Un vantaggio meritato, ma non basta. Due minuti più tardi Catellani perde banalmente palla cercando un improbabile fallo e apre il contropiede ospite rifinito da Jonathas per Crimi che batte ancora Leali da pochi passi. Mangia toglie Carrozza per Rivas, poco dopo lo Spezia accorcia: Baldanzeddu crossa per Ebagua che incorna alle spalle di Iacobucci: 1-2. La partita diventa una corrida anche per colpa dell'imbarazzante Diego Bruno di Torino che sbaglia tutto lo sbagliabile. Lo Spezia ci prova ancora con Ebagua ma Iacobucci para a terra, poi Ricciardi sfiora il palo con una sventola e subito dopo mette alto da buona posizione mentre il Picco è una polveriera. A spegnerlo ci pensa Figliomeni che da sottomisura risolve sugli sviluppi di una punizione. E' il colpo del k.o., perchè lo Spezia non ha più la forza di reagire e anzi prende il quarto gol in contropiede con Jonathas.
Un finale amaro per una squadra che avrebbe potuto dare uno scossone al proprio campionato. Che è ancora lunghissimo.

giovedì 26 dicembre 2013

Bari-Spezia 1-2

Reti: 5'st Carrozza, 37'st Ebagua; 39'st Fedato

BARI (4-3-3): Guarna; Sabelli 40'st Leonetti), Polenta, Ceppitelli, Chiosa; Defendi, Fossati, Sciaudone; Galano, Beltrame (13'st Joao Silva); Fedato. 
All. Alberti

SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Bovo, Seymour; Catellani (40'st Rivas), Sammarco, Carrozza (28'st Sansovini); Ebagua. 
All. Mangia.

Arbitro: Maresca di Napoli

NoteAmmoniti: Fossati, Sabelli, Fedato, Bovo, Ceppitelli, Lisuzzo, Fossati, Catellani. Espulso: 16'st Fossati. Recupero: 1'(pt), 3'(st). Note: spettatori 1162 circa; 35 dalla Liguria. Corner: 1-4

CommentoQuestione di santi ed eroi. Il boxing day si gioca nel giorno di Santo Stefano al San Nicola di Bari, gli eroi sono quelli con la maglia dello Spezia che colgono il successo in campo avverso grazie alle reti nella ripresa di Carrozza ed Ebagua portando lo score di Mangia sulla panchina aquilotta a due vittorie in due partite. Un grande impatto per l'ex tecnico dell'under 21 azzurra che riparte dal secondo tempo del match contro il Lanciano e propone un 4-2-3-1 con Ebagua vertice avanzato, Sammarco alle sue spalle mentre Catellani e Carrozza sono le ali. Padroni di casa con il 4-3-3: in attacco Fedato (esterno accostato anche allo Spezia per il mercato di Gennaio), Beltrame e Galano.
Autoritario lo Spezia nell'incipit ma la prima occasione è di marca barese all'11' quando Leali calcola male il tempo dell'uscita ma Sciaudone spreca tutto calciando alto. Per vedere lo Spezia bisogna attendere il 28': Ebagua, ben servito da Carrozza al limite, spedisce a lato svirgolando il pallone. Aquilotti a fare la gara, Bari raccolto dietro e pronto a ripartire, non molte però le occasioni degne di nota. Al 33' grossa occasione per lo Spezia: Migliore sul fondo pesca a centro area Catellani, sinistro immediato e Guarna respinge. E' l'occasione più grossa di un primo tempo senza grossi scossoni.
Ripresa caratterizzata dalla pioggia che nell'intervallo ha aumentato considerevolmente la propria intensità. Subito lo Spezia pericoloso in contropiede, Catellani serve a sinistra Carrozza il cui tiro è deviato in corner da Guana non senza difficoltà. E' il preludio al gol del 5' minuto. Carrozza è atterrato vicino al vertice dell'area da Ceppitelli, lo stesso ex veronese batte forte e tagliato con palla che schizza sul terreno inzuppato davanti a Guarna che tocca ma non trattiene. Primo gol stagionale per Carrozza e Spezia in vantaggio. Alberti corre ai ripari e toglie un inconcludente Beltrame per Joao Silva. Al 14' occasione di marca barese con Fedato che serve Sciaudone: sinistro alto. Il compito dei galletti diventa però più complicato al 17' quando Fossati incorre nel secondo giallo lasciando in 10 la propria squadra. La gara è viva, il Bari ci prova con Defendi da fuori area e poi con una conclusione di Galano smorzata da Lisuzzo, in mezzo lo Spezia con una punizione di Ebagua potente ma centrale. Mangia non vuole chiudersi ed inserisce Sansovini al posto di Carrozza. Lo Spezia regge l'urto nel momento di massimo sforzo barese e colpisce: Ebagua ruba palla a Chiosa, salta anche Guarna e deposita in rete. Sembra finita ma non è così perchè al 39' i padroni di casa tornano in gara grazie ad un tiro cross di Fedato che pesca fuori posizione Leali. Una rete che vale gli ultimi minuti di sofferenza anche se in realtà è lo Spezia che, con l'ingresso di Rivas per Catellani, potrebbe segnare ancora. Il triplice fischio sancisce tre punti meritati ed importantissimi per lo Spezia che continua nella sua splendida settimana di Natale. Col Latina si gioca per l'alta classifica.

sabato 21 dicembre 2013

Spezia-Lanciano 2-0

Reti: 24'st Bovo, 30'st Ebagua

SPEZIA (4-4-2): Leali; Madonna (10'pt Magnusson), Lisuzzo, Ceccarelli, Baldanzeddu; Rivas (14'st Bovo), Sammarco, Seymour, Carrozza; Ebagua, Sansovini (41'st Catellani). 
All. Mangia
VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Aridità; Del Col, Aquilanti, Troest, Germano (36'st Ferrario); Casarini, Paghera (28'st Minotti), Vastola; Piccolo, Falcinelli, Turchi. 

All. Baroni

Arbitro: Borriello di Mantova

NoteAmmoniti: Ceccarelli, Casarini, Bovo. Recupero: 2'(pt), 3'(st). Spettatori: 5.413 di cui 1.113 paganti + 4300 abbonati. Incasso: 10.238,70 + 25.968,08

CommentoCambiare per vincere. Non è una regola ma nel calcio spesso funziona. Per il gioco ci sarà ancora da aspettare perchè Mangia ha bisogno di qualche partita per applicare le proprie idee, ma intanto si gode tre punti importanti ottenuti al termine di un match, quello contro il Lanciano, combattuto ed in bilico fino a metà ripresa. Bianchi volenterosi nella prima frazione poi nella ripresa Mangia cambia e lo Spezia colpisce ma lo fa nel momento forse migliore degli ospiti.
Devis Mangia per la sua 'prima' sulla panchina aquilotta getta subito in tavola le sue carte: 4-4-2 con due ali e le due punte, in mediana Seymour e Sammarco, assente Migliore (accorso accanto alla moglie che in dolce attesa) ed è quindi Baldanzeddu ad andare a sinistra. Il Lanciano schiera, nonostante le numerose assenze tra le quali spicca quella del capitano Mammarella, il consueto 4-3-3 per un tridente formato da Piccolo, Falcinelli e Turchi. Dopo 11 minuti Mangia è già costretto al primo cambio quando Madonna chiede il cambio dopo un contrasto falloso di Turchi; dentro Magnusson con Baldanzeddu che va a destra. Dopo un avvio caratterizzato da ritmi alti ma anche da molti errori in appoggio da parte di entrambe le formazioni, al 25' arriva la prima azione degna di nota quando Rivas salta l'uomo sulla linea di fondo e crossa per Sansovini che di testa sfiora l'incrocio. Cinque minuti più tardi Aquilanti e Aridità per poco non combinano la frittata favorendo Carrozza per il più facile dei gol, ma il guizzo in extremis del portiere ospite evita il gollonzo. Il gioco dello Spezia sembra decollare quando gli esterni si accendono, ma questo accade con poca continuità mentre in mezzo Sammarco sembra abbastanza a suo agio in mediana. L'azione dei padroni di casa sale d'intensità mentre il Lanciano si affida soprattutto al contropiede (gol di Falcinelli annullato per fuorigioco con azione fermata ampiamente prima del tiro dal direttore di gara). I rossoneri di Baroni si fanno vedere al 42' dalle parti di Leali costringendolo alla parata in due tempi con una botta di Turchi e poi ancora al 44' quando Piccolo pesca su punizione Vastola tutto solo sul secondo palo ma il centrocampista mette a lato.
Ripresa con stessi interpreti e stesso copione della prima frazione. Lo Spezia ci prova ma non morde, il Lanciano aspetta il contropiede giusto. Al 12' una palla geniale di Sammarco, forse il migliore dello Spezia, mette Carrozza davanti ad Aridità ma l'ex veronese tenta un improbabile pallonetto e spreca la ghiotta occasione. Mangia capisce che bisogna cambiare qualcosa e passa al 4-2-3-1 inserendo Bovo al posto di Rivas e spostando Sammarco sulla trequarti. E' Vastola però a mettere i brividi con un gran tiro dalla distanza che sfiora la traversa e poi con un colpo di testa di Falcinelli che sbatte sul legno a Leali battuto. Lo Spezia evidenzia le solite difficoltà a mettere in moto le punte e così, in un momento non semplice, ci pensa un centrocampista: al 24' Bovo raccoglie una corta respinta della difesa abruzzese, si coordina e colpisce di destro con palla che sbatte sul palo e si insacca. Un gran gol che dà fiato allo Spezia e alla sua gente. Al 30' si replica con uno schema da calcio piazzato: Seymour pesca Ceccarelli che appoggia di testa a Sammarco, cross al bacio per Ebagua che schiaccia in porta da pochi passi. Un 2-0 terribile per il Lanciano che reagisce al 35' con un rasoterra di Turchi. Gli ospiti ci provano nel finale ma Minotti mette a lato da centroarea mentre la difesa spezzina regge l'urto. L'avventura di Devis Mangia inizia col piede giusto.

sabato 14 dicembre 2013

Varese-Spezia 4-0

Reti: 23'pt Pavoletti, 13'st Forte, 29'st Bjelanovic, 38'st Zecchin

VARESE (4-3-3)Bressan; Laverone, Ely, Rea, Franco; Corti, Blasi, Cristiano; Forte, Pavoletti (1'st Bjelanovic), Zecchin. 
All. Gautieri. 
SPEZIA (3-5-2): Leali; Borghese (16'st Catellani), Lisuzzo, Ceccarelli; Madonna, Sammarco, Seymour, Bovo (16'st Sansovini), Migliore; Carrozza, Ebagua. 
All. Stroppa.

Arbitro: Pairetto di Nichelino

NoteAmmoniti: Blasi, Carrozza, Rea, Sansovini, Sammarco, Catellani. Corner: 3-7. Recupero: 0'(pt), 4'(st).

CommentoLe certezze, o presunte tali, dello Spezia si sgretolano al cospetto di un Varese più quadrato e soprattutto molto più concreto in fase realizzativa. Alla fine il poker che gli uomini di Gautieri rifilano a quelli di Stroppa è persino esagerato nelle dimensioni, ma la vittoria è comunque nitida e figlia di concetti semplici e ben applicati. Mettici poi la giornata di grazia degli uomini del tridente lombardo ed ecco spiegato il successo del Varese. Per lo Spezia necessaria una riflessione, soprattutto ora che sembrava aver trovato la quadratura del cerchio grazie al nuovo modulo.
Lo Spezia, sulla linea della continuità, conferma il sistema di gioco che sembra aver dato una maggiore compattezza, quel 3-5-2 che da quando è stato adottato ha permesso agli aquilotti di subire meno reti ed avere forse anche maggiore consapevolezza. Unica novità l'esclusione di Sansovini e l'inserimento di Carrozza che con Ebagua va a comporre una coppia d'attacco formata da ex varesini. Padroni di casa con il 4-3-3 caro a Gautieri: nel tridente, al fianco di bomber Pavoletti, vanno Zecchin e Forte.
Buona la partenza dello Spezia: a cavallo del 3' minuto l'ex Bressan è costretto per due volte a dire no di fronte ai tentativi spezzini. Prima vola a deviare in corner una sventola di destro di Ebagua, poi si deve distendere per opporsi ad un rasoterra di Sammarco. Si combatte a centrocampo, dove il fraseggio non sempre è semplicissimo a causa di un fondo che ben presto diventa irregolare. Equilibrio che si rompe al 23' grazie ad una splendida rovesciata di Pavoletti, ben pescato in mezzo all'area da un cross di Zecchin. E proprio l'asse d'attacco formato da Zecchin e Pavoletti crea parecchi grattacapi allo Spezia, con l'ex Sassuolo che è abile non solo nella finalizzazione ma anche nel far alzare la squadra. È uno Spezia che comunque non demeriterebbe e al 36' sfiora il pari con un mischione davanti a Bressan ma la sfera non entra. Il Varese dal canto suo si affida a veloci ripartenze e per due volte mette i brividi alla retroguardia ligure con Cristiano che sfiora il palo e con Zecchin che si vede chiudere lo specchio da Leali. Poco dopo ancora Varese pericoloso con Corti che mette fuori sugli sviluppi di un corner.
Il Varese si presenta al via dopo l'intervallo senza Pavoletti, che già alla fine del primo tempo aveva accusato qualche problema di natura muscolare. Dentro quindi Bjelanovic ma è lo Spezia a provare subito la via del gol con un pericoloso diagonale di Carrozza. In realtà è un fuoco di paglia perché il Varese si mette a giocare e gli aquilotti non sembrano trovare le contromisure. Al 13' il Varese trova il raddoppio con Forte che manda a vuoto Borghese, si invola e dal limite trova l'incrocio con un bel destro a giro. Stroppa prova a rientrare in partita tornando all'antica: fuori Bovo e Borghese, dentro Catellani e Sansovini per un 4-2-4. L'azione aquilotta è leggermente più ficcante ma il Varese è ben raccolto dietro e sempre pronto a distendersi. Alla mezz'ora ci vuole un grande Leali per opporsi ad un colpo di testa di Rea ma il portiere di scuola Juve non può nulla, poco dopo, su un altro colpo di testa ravvicinato, questa volta di Bjelanovic servito splendidamente da Forte. Un 3-0 mortifero, ma purtroppo non è finita perchè al 39' Zecchin si inventa una fantastica parabola su punizione che sorprende Leali per un poker pesantissimo da digerire.

lunedì 9 dicembre 2013

Spezia-Avellino 0-0

SPEZIA (3-5-2): Leali; Borghese, Lisuzzo, Ceccarelli; Madonna, Sammarco, Seymour, Bovo, Migliore; Ebagua (46'st Ferrari), Sansovini (21'st Carrozza). 
All. Stroppa.
AVELLINO (3-5-2): Seculin; Peccarisi, Pisacane, Bittante; Zappacosta, Schiavon, Togni (17'st D'Angelo), Arini, Izzo, Castaldo, Galabinov (29'st Soncin). A disp. Di Masi, Angiulli, Millesi, De Vito, Massimo. All. Massimo Rastelli.

Arbitro: Mariani di Aprilia

NoteAmmoniti: Pisacane, Bittante, Borghese. Spettatori: 6mila circa (5758 di cui 1458 paganti e 4300 abbonati). Incasso: 16062 + 25968,08. Corner: 4-4.

CommentoNon passa lo Spezia contro un coriaceo Avellino che ha dimostrato di essere squadra compatta e scorbutica mentre lo Spezia conferma che con il nuovo modulo ha maggiore quadratura e consistenza. Un pari che forse accontenta di più gli irpini mentre i bianchi devono rimandare l'assalto a zone più nobili della classifica.
Conferme per il 3-5-2 in casa Spezia. Il modulo che ha dato ottimi risultati a Reggio Calabria e contro il Pescara in Coppa, vede Bovo, Seymour e Sammarco a comporre la cerniera di centrocampo con Madonna esterno di destra. In attacco la coppia Sansovini-Ebagua. Stesso sistema di gioco per l'Avellino: in attacco Galabinov e Castaldo mentre l'ex Millesi va in panchina.
Moduli speculari, quindi, e subito grande densità nella zona mediana con ritmi elevati. Prima occasione per gli ospiti che potrebbero passare già all'8' minuto quando un colpo di testa di Galabinov coglie la traversa e sul tap-in Castaldo si vede deviare la botta in corner da Ceccarelli. Risposta aquilotta al quarto d'ora con una punizione di Seymour respinta coi pugni da Seculin. E' una fiammata ma all'interno di in match nel quale si combatte su ogni pallone ed in ogni centimetro di campo. A destra l'Avellino fatica ad arginare Madonna mentre il terzetto in mediana offre intensità ed equilibrio con Bovo, Seymour e Sammarco sugli scudi. Ben presto la fascia sinistra ospite è già ammonita: Pisacane e Bittante finiscono sul taccuino di Mariani. A fronte di una gara intensissima non sono però molte le occasioni nitide: lo Spezia è pericoloso in un paio di occasioni con Ebagua che non inquadra il bersaglio.
Buona anche in avvio di ripresa l'azione dello Spezia. Al 10' Madonna scalda i pugni di Seculin con un sinistro dal limite, poi grande occasione per Bovo che, ben smarcato da Sansovini, sceglie l'assist in mezzo per Ebagua invece di tirare da ottima posizione. Ma l'Avellino è squadra pericolosissima e Schiavon si vede respingere da Leali un destro da dentro l'area di rigore. Stroppa prova a dare nuova linfa all'attacco inserendo Carrozza per Sansovini, poco dopo Rastelli lo imita cambiando Galabinov con Soncin mentre la stanchezza comincia a farsi sentire sulle gambe di due squadre che hanno giocato per oltre un'ora a ritmi elevatissimi. A 4 dal termine una combinazione Bovo-Sammarco fa giungere la sfera ad Ebagua in area, splendida girata del nigeriano che coglie la base del palo. Nel recupero dentro Ferrari per Ebagua ma il risultato non cambia più. Un pari che è meglio di niente, soprattutto se ottenuto contro una buona squadra, ma che al momento non permette allo Spezia di spiccare il volo verso le zone alte.

martedì 3 dicembre 2013

Tim Cup IV Turno: Spezia-Pescara 3-0

Reti: 7'pt Ebagua, 45'pt Sansovini, 42'st Rivas

SPEZIA (3-5-2): Valentini; Ceccarelli, Lisuzzo, Borghese (1'st Orsic); Madonna, Bovo, Seymour, Sammarco, Migliore (33'st Ashong); Ebagua (12'st Rivas), Sansovini. 
All.: Stroppa
PESCARA (4-2-3-1)Pigliacelli; Cosic (3'st Zauri), Schiavi (12'st Capuano), Bocchetti, Frascatore; Zuparic, Kabashi; Cutolo, Mascara, Fornito; Sforzini 
All.: Marino.

Arbitro: Irrati di Pistoia

NoteAmmoniti: Zuparic, Schiavi, Borghese. Espulsi: 24' Zuparic, 31' Cutolo. Angoli: 3-3. Recupero: 1'(pt), 1'(st). Spettatori 4104 paganti, incasso 19145 €

Commento: lo Spezia si regala gli Ottavi di Finale di Coppa Italia contro il Milan battendo il Pescara in una gara caratterizzata dalla doppia espulsione nel primo tempo che ha costretto gli ospiti per un'ora in 9. Parte forte lo Spezia e al 7' è già in vantaggio grazie ad una terrificante botta dalla distanza di Ebagua che trafigge Pigliacelli. I bianchi giocano bene ed al 24' la seconda ammonizione a Zuparic gli agevola il compito. Come se non bastasse Cutolo si becca il rosso diretto intorno alla mezzora per proteste. Con  gli avversari ridotti in 9 per gli aquilotti è solo questione di far circolare la palla attendendo l'occasione giusta, che arriva nel finale quando Sansovini si vede ribattere una prima conclusione da Pigliacelli prima di ribadire in rete da zero metri.
Accademia nella ripresa. Interessante l'ingresso del giovane Orsic, all'esordio in maglia bianca così come Ashong.  Importante anche il ritorno di Rivas dopo l'infortunio e proprio l'esterno argentino fissa nel finale il punteggio sul 3-o dopo un errato disimpegno della difesa abruzzese.
Per lo Spezia un risultato storico che gli permette di entrare per la prima volta a San Siro dove, si prevede, saranno migliaia gli spezzini al seguito.

sabato 30 novembre 2013

Reggina-Spezia 1-2

Reti: 49'' Da Silva; 3'st Migliore, 13'st Ebagua

REGGINA (3-5-2)Benassi; Di Lorenzo, Lucioni (13'pt Gentili), Ipsa; Da Silva, Foglio, Colucci (18'st Dall'Oglio), Sbaffo, Rigoni; Di Michele, Cocco. 
All. Castori 
SPEZIA (3-5-2)Leali; Ceccarelli, Lisuzzo, Borghese; Baldanzeddu (33'st Madonna), Bovo, Seymour, Sammarco, Migliore; Ebagua, Sansovini (24'st Catellani). 
All. Stroppa 

Arbitro: Baracani di Firenze

NoteAmmonito: Di Lorenzo, Colucci, Cocco, Baldanzeddu, Leali. Recupero: 3'(pt), 3'(st)

CommentoLo Spezia si riscatta dopo le due sconfitte consecutive. Ancora una volta la squadra di Stroppa regala un tempo agli avversari, subisce il gol dopo una manciata di secondi e ci mette tutta una frazione per riprendersi. La ripresa però è decisamente più convincente ed alla fine il risultato dà ragione agli aquilotti che restano aggrappati alle zone che contano.
Stroppa passa da un estremo all'altro e, dopo lo Spezia iperoffensivo mostrato contro l'Empoli, al Granillo schiera una formazione nettamente più coperta: fuori le ali con avanzamento dei terzini, dentro Borghese come terzo centrale di difesa centrocampo più folto e formato da interditori più Sammarco. In attacco la coppia Ebagua-Sansovini. Castori si mette a specchio con un 3-5-2 nel quale spiccano gli attaccanti Cocco e Di Michele oltre all'ex difensore aquilotto Lucioni, protagonista due anni orsono del triplette.
Lo Spezia scende in campo praticamente subendo un gol già negli spogliatoi. Bastano infatti 48 secondi alla Reggina per portarsi in vantaggio grazie a Maicon che insacca da pochi passi su cross di Foglio mentre i centrali vengono scavalcati in blocco, Migliore si fa tagliare fuori e Leali non esce. Un bel frittatone, tanto per cominciare. Un gol grottesco se si pensa che la rete è arrivata scavalcando proprio la contraerea spezzina, per l'occasione infoltita da Stroppa con il gigante Borghese.
Così si ricomincia con un nuovo calcio d'inizio, ma stavolta non si parte da 0-0. Spezia giocoforza all'attacco ma senza vere occasioni all'attivo, mentre la Reggina perde proprio Lucioni per un problema muscolare dopo nemmeno un quarto d'ora, al suo posto Gentili altro ex aquilotto. Ben presto è chiaro che la reazione dello Spezia è più nervosa che altro e col passare dei minuti la gara si assesta su ritmi bassi. La Reggina controlla e lo Spezia fa una fatica immensa ad innescare le punte, mostrando i consueti limiti. La prima occasione arriva addirittura al 37' con un sinistro a giro di Sansovini che sfiora l'incrocio. Il gol sfiorato sembra dare coraggio alla squadra di Stroppa che ci prova ancora: cross da destra di Baldanzeddu, testa di capitan Sansovini e gran parata di Benussi che poi evita anche il tap-in di Sammarco. Al 42' è la volta di Ebagua che si vede rimpallare il tiro in angolo. Un finale incoraggiante dopo un tempo di nulla.
Si invertono i ruoli ad inizio ripresa, Spezia subito arrembante e Reggina che subisce il pari dopo appena 3 minuti: respinta corta di Maicon e Migliore dal limite trova il sinistro vincente. Ora l'inerzia sembra cambiare, anche perchè la Reggina ha vissuto sul gol segnato dopo 48 secondi ma poi non ha più prodotto nulla, e adesso lo Spezia ci crede. Al 13' ancora Migliore conquista palla in attacco e crossa per Ebagua che sbuca sul secondo palo ed infila Benussi. In 10 minuti lo Spezia ha ribaltato un risultato in modo quasi impensabile dopo un brutto, bruttissimo primo tempo. Castori prova a cambiare la storia inserendo prima Dall'Oglio per Colucci e poi Gerardi per Sbaffo; Stroppa cerca invece il contropiede con Catellani per un Sansovini comunque in crescita e successivamente con Madonna per Baldanzeddu.. Ora la Reggina alza il baricentro dopo una gara tutta d'attesa mentre è lo Spezia ad arretrare senza comunque concedere molto. La squadra di Castori è tutta in un difficile colpo di testa di Dell'Oglio controllato da Leali mentre esce sul fondo.
I bianchi controllano nel finale e si portano via dalla Calabria tre punti difficili da immaginare alla fine della prima frazione di gioco. La marcia riprende ma per fare il salto bisogna imparare a giocare entrambi i tempi. Solo così si può diventare grandi.

sabato 23 novembre 2013

Spezia-Empoli 1-3

Reti: 4'pt Ebagua; 24'pt Tavano; 40'pt Maccarone; 6'st Verdi

SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Madonna, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Moretti, Appelt (18'st Bovo); Catellani, Sansovini, Carrozza (1'st Seymour); Ebagua.  
All. Stroppa
EMPOLI (4-3-1-2): Bassi; Laurini, Tonelli, Rugani, Mario Rui; Signorelli, Valdifiori, Croce; Verdi (37'st Mchedlidze); Maccarone (41'st Castiglia), Tavano. 

All. Sarri

Arbitro: Luigi Nasca

Note: Ammoniti: Ebagua, Tonelli, Laurini. Spettatori: 5765 (1465 paganti + 4.300 abbonati)


CommentoPiove sul Picco, piove sullo Spezia società con l'ennesimo ribaltone, piove ora anche sulla squadra. I lampi li scagliano Tavano e Maccarone, due evergreen che mettono a ferro e fuoco l'area spezzina. E dire che era cominciata che meglio non poteva: botta di Ebagua ed eurogol del vantaggio. Ma poi la squadra di Sarri si è messa a macinare gioco, prendendo tre punti meritati.
Lo Spezia va all'attacco e gioca con due punte, Ebagua e Sansovini, due ali offensive, Carrozza e Catellani, e due mediani propositivi come Moretti e Appelt. Una formazione iperoffensiva alla faccia del difensivismo di cui Stroppa era stato accusato. L'Empoli contrappone il consueto 4-3-1-2 di Sarri in cui Verdi agisce alle spalle di Tavano e Maccarone, collaudata coppia di bomber.
Ma se di bomber si parla anche quelli dello Spezia non scherzano e l'Empoli se ne accorge al 4' minuto quando una palla geniale di Appelt è agganciata splendidamente da Ebagua che fulmina Bassi con un sinistro di rara potenza che sbatte sul palo lontano prima di insaccarsi. Una bella iniezione di fiducia per lo Spezia dopo la sberla di Siena. L'Empoli si scuote al 10' quando un colpo di testa di Croce è deviato da Leali, poi ancora il portierone aquilotto si oppone di piede a Maccarone dopo un grave errore in appoggio di Appelt mentre al 12' Valdifiori lancia Tavano che sfiora il palo da posizione, invero, defilatissima. Sono gli ospiti a fare la gara, alla ricerca del pari, che arriva al minuto 23 quando Ceccarelli perde il duello con Laurini che centra basso: per Tavano è facile il piatto del pari. E dire che lo Spezia potrebbe tornare subito in vantaggio con una splendida rovesciata di Ebagua che si stampa sul palo e torna tra le braccia di Bassi. Dopo la fiammata i ritmi restano elevati ma per ritrovare un spunto di cronaca bisogna correre al 37' quando Madonna, dopo un'azione personale, batte di sinistro dal limite ma sul fondo, subito dopo Valdifiori sfiora l'incrocio con un tiro dai 25 metri. La squadra di Sarri gioca bene e davanti si trova a meraviglia: al 40' cross da sinistra di Croce, Maccarone di testa schiaccia alle spalle di Leali per il vantaggio ospite. Un risultato, quello della prima frazione, che ci sta perchè l'Empoli ha dimostrato di essere squadra di rango, coesa dietro e capace di grandi giocate con i suoi terminali offensivi.
Stroppa cambia nell'intervallo e inserisce Seymour per Carrozza, passando al 4-3-3. Al 4' Ebagua ha la palla buona sul sinistro ma il suo bolide è rimpallato in corner. I bianchi provano a cambiare ritmo ma l'Empoli è pericolosissimo e dopo un tiro di Tavano respinto, al 6' Verdi fa il tris battendo Leali sul primo palo con un tiro da distanza ravvicinata. Lo Spezia sbanda paurosamente, Tavano e Maccarone negli spazi fanno il diavolo a quattro e sprecano un'altra occasione per arrotondare. A centrocampo Appelt, molto impreciso per tutta la gara, esce per Bovo per un reparto ora più equilibrato rispetto a quello iniziale. Ma la gara ha preso una piega ben precisa, il tempo passa e gli attacchi dello Spezia sono sempre più flebili. Ad un quarto d'ora dalla fine, anzi, l'Empoli coglie una clamorosa traversa con Croce e sulla respinta Tavano rovescia alto di un soffio.
E' il preludio ad un finale senza scossoni di parte aquilotta e con l'Empoli più volte vicino al poker. Per lo Spezia seconda sconfitta interna e seconda sconfitta consecutiva. Piove sul Picco. Guarda come piove, guarda come viene giù...

sabato 16 novembre 2013

Siena-Spezia 2-0

Reti: 38'st Giannetti, 39'st Rosina



SIENA (5-3-2)Lamanna; Grillo (24'st Spinazzola), Giacomazzi, Feddal, Crescenzi (35'st Schiavone), Angelo; Pulzetti, D'Agostino (42'st Mathieu), Valiani; Giannetti, Rosina. 
All. Beretta
SPEZIA (4-3-3): Valentini; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Carrozza (14'st Seymour), Appelt, Bovo; Catellani, Ebagua (29'st Henty), Sansovini (29'pt Madonna). 
All. Stroppa

Arbitro: Di Bello di Brindisi

Note: Ammoniti: Baldanzeddu, Pulzetti, Grillo, Giacomazzi. Espulso: 27'pt Baldanzeddu, 31'pt Pulzetti. Recupero: 1'(pt), 3'(st). Angoli: 7-6. Spettatori 6741, oltre 600 dalla Liguria.

CommentoUna partita gettata alle ortiche nei minuti finali dopo che lo Spezia, nella prima frazione, aveva fatto intravvedere la possibilità di ottenere qualcosa di importante a Siena. Una gara segnata anche dalle espulsioni, entrambe nel primo tempo, di Baldanzeddu e Pulzetti per un match che, dieci contro dieci, il Siena ha saputo probabilmente interpretare meglio.
Beretta opta per la difesa a 3 con Giacomazzi nel ruolo di centrale, sulle corsie esterne Angelo e Grillo a spingere mentre in attacco il tandem prescelto è quello formato da Giannetti e Rosina. Spezia a trazione anteriore schierato con un 4-4-2 dalle connotazioni molto offensive: Bovo e Appelt in mediana ma sugli esterni vanno due ali vere come Carrozza e Catellani a supporto della coppia Ebagua-Sansovini. Gli aquilotti sfoggiano un frizzante giallo “lime” ma frizzante è anche il loro avvio. Catellani e Carrozza spingono trasformando il 4-4-2 in un 4-2-4 in fase di possesso e lo Spezia colleziona angoli in serie mentre i padroni di casa sembrano più timidi. Al 18' grandissima occasione per Sansovini che, sugli sviluppi dell'ennesimo angolo, si ritrova la sfera sul sinistro ma spara alto dalla linea dell'area piccola. Un erroraccio non da lui. La gara sembra nelle mani dello Spezia che mostra personalità e trame di gioco ma al 27' ecco la frittata di Baldanzeddu: il terzino destro dello Spezia, ammonito nei primissimi minuti di gioco, entra in scivolata su Rosina beccandosi un secondo giallo che a termini di regolamento ci sta, sebbene l'intervento sia più vistoso che cattivo. L'inerzia della gara cambia, ora il Siena ci crede di più e si fa vedere nei pressi dell'area spezzina con maggior decisione. Stroppa deve correre ai ripari sacrificando capitan Sansovini e ricostituendo la difesa a 4 con Madonna. L'inferiorità numerica, per fortuna dello Spezia, dura comunque un batter di ciglia, anche se la fortuna a volte bisogna cercarsela e quando lo scatenato Catellani punta Pulzetti intorno alla mezzora e viene atterrato platealmente, l'arbitro Di Bello non può far altro che sventolare il secondo giallo anche nei confronti del centrocampista senese. Parità numerica ristabilita.
A differenza della prima frazione è il Siena che fa la gara in avvio di ripresa: Giannetti costringe Valentini a togliere un pallone diretto sotto l'incrocio, poi anche Rosina scalda le mani all'ex numero 1 della Pro Vercelli. A centrocampo i padroni di casa fanno valere la superiorità numerica tanto che Stroppa decide di rinforzare la mediana con Seymour per Carrozza. La mossa ha l'effetto di ristabilire un certo equilibrio nel mezzo, tanto che anche Beretta tenta poco dopo di correggere qualcosa togliendo Grillo per il più offensivo Spinazzola. Nell'ultimo quarto d'ora Stroppa si gioca la carta Henty per uno stanco Ebagua, confidando nella velocità del giovane proveniente dal Milan ma per lo Spezia il finale è amaro. Tra il 37' ed il 39' un terribile uno-due senese indirizza il match in maniera inequivocabile. Prima Giannetti incorna su angolo di D'Agostino mettendo alle spalle di Valentini, poi Angelo pesca Rosina tutto solo sul secondo palo con l'ex Zenit che può appoggiare facilmente in rete.
Un epilogo amaro per uno Spezia che aveva iniziato benissimo questa gara mostrando piglio e personalità da grande ma che poi nella ripresa, dieci contro dieci, è sembrato troppo timido, quasi ad accontentarsi, cosa che non ha fatto il Siena. Certo il 2-0 è risultato pesante anche perchè arrivato quando lo Spezia sembrava poter controllare il risultato fino alla fine. Ma si sa, la B è questa, e gli errori spesso si pagano senza sconti. Fino alla fine.

venerdì 8 novembre 2013

Spezia-Cesena 2-1

Reti: 30'pt Defrel, 38'pt Lisuzzo, 29'st Catellani

SPEZIA (4-2-3-1)
Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Seymour (32'pt Catellani), Appelt, Bovo; Sansovini, Ebagua (42'st Henty), Carrozza (40'st Sammarco). A disp. Valentini, Sammarco, Moretti, Magnusson, Culina, Henty, Catellani, Borghese, Orsic, Catellani. All. G. Stroppa
CESENA (3-4-3)
Coser; Volta, Capelli, Kranjc; Almici (35'st Moncini), Coppa, De Feudis, Renzetti; D'Alessandro, Succi, Defrel (17'st Camporese). A disp. Rossini, Alhassan, Camporese, Garritano, Ingegneri, Capellini, Arrigoni, Pedrabissi. All. P. Bisoli

Arbitro: Pinzani (Empoli)

NoteAmmoniti: Almici, Capelli, Carrozza. Espulso: 15'st Capelli. Recupero: 2'(pt), 3'(st). Spettatori: 5578 (1278 paganti + 4300 abbonati). Incasso: 13895,70+25968,08 euro

CommentoUna gara difficile e spigolosa, come era prevedibile. Lo Spezia la vince e ne viene a capo grazie ad un secondo tempo di grande intensità ma anche qualità, agevolato, sì, da un Cesena rimasto in 10, ma è pur vero che fin dai primi minuti della ripresa gli aquilotti sembravano aver cambiato marcia, anche con gli ospiti ancora in 11.
Entrambe le squadre si presentano al via con diverse assenze. Lo Spezia ritrova da subito Bovo e Sansovini con quest'ultimo che va a completare il reparto d'attacco con Ebagua e Carrozza. Bisoli invece si affida al tridente formato da Succi, Defrel e D'Alessandro; niente da fare per Cascione mentre Granoche va in panchina. Le aspettative della vigilia per un match avvincente vengono inizialmente frustrate da un avvio di gara sottotono: ritmo ma anche molta confusione in mezzo al campo, Spezia che prova a fare la gara ma senza riuscire ad imbastire azioni fluide. Se si eccettua un rasoterra telefonato di Appelt da quasi 30 metri al 15', la prima azione potenzialmente pericolosa giunge al 22' quando Carrozza mette in moto Migliore sulla sinistra, traversone basso ed Ebagua manda alto con una difficile girata sul primo palo. Il Cesena è 'non pervenuto' fino al 30' quando Carrozza perde l'ennesimo pallone permettendo a Defrel di presentarsi ai 20 metri e di battere Leali con un bel sinistro a mezz'altezza. Tre minuti e Seymour, claudicante, deve uscire lasciando il posto a Catellani per uno Spezia che viene ora ridisegnato: da 4-3-3 a 4-2-4 con Carrozza e l'ex Sassuolo larghi sulle ali. La reazione dello Spezia se non altro è veemente e produce il pari quasi immediato al 38' quando un corner di Sansovini trova la sponda di Ceccarelli per il compagno di reparto Lisuzzo che in mezza girata infila Coser. Parità ristabilita giustamente perchè, per quanto lo Spezia abbia faticato nel primo tempo a fare gioco, il Cesena ha prodotto ancora meno.
La carica per il pari raggiunto spinge lo Spezia anche in avvio di ripresa. Al 5' un cross di Baldanzeddu è raccolto da Carrozza che di testa schiaccia bene trovando la grande risposta di Coser. Ora i bianchi sembrano finalmente in grado di produrre azioni offensive con criterio, Carrozza e Catellani vengono arginati a fatica dalla retroguardia romagnola. Al 15', dopo un colpo di testa debole di Defrel, Capelli incappa nel secondo giallo per fallo di mano: Cesena in 10 nell'ultima mezzora. Bisoli corre allora ai ripari inserendo Camporese al posto di Defrel. Ora lo Spezia schiaccia ancora di più il Cesena, forte anche della superiorità numerica, Coser si oppone ad una gran botta di Migliore rifugiandosi in corner. Il Cesena prova a scuotersi con un colpo di testa di Succi che mette i brividi a Leali e non solo. L'azione dello Spezia però è arrembante, arrivano angoli in serie fino al 28' quando Carrozza piazza un cross teso da destra, la palla arriva dalla parte opposta a Catellani che al volo d'interno destro gonfia la rete sotto la Ferrovia. Vantaggio meritato. Il Cesena ora deve reagire ma con l'uomo in meno fatica ad arrivare al tiro. A 5 dal termine è la volta di Sammarco che rileva un Carrozza autore di una prova dai due volti, male la prima frazione decisamente bene la ripresa. Poco dopo Henty rileva Ebagua per gli ultimi spiccioli prima del triplice fischio che sancisce l'importantissima vittoria dello Spezia. Tre punti che accorciano la zona alta della classifica e mostrano che là davanti non ci sono marziani. Sotto con il Siena.

sabato 2 novembre 2013

Padova-Spezia 1-0

Rete: 18'pt Pasquato



PADOVA (4-4-1-1): Mazzoni; Santacroce, Benedetti, Legati, Modesto; Ciano, Iori, Cuffa, Jelenic (18'st Osuji); Pasquato (49'st Laczko); Melchiorri (27'st Vantaggiato). 
All. Mutti
SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Magnusson (35'pt Catellani); Appelt, Seympur; Culina (37'st Henty), Carrozza (7'st Sansovini), Migliore; Ebagua. 
All. Stroppa


Arbitro: Abbattista

NoteAmmoniti: Cuffa, Appelt, Migliore, Ciano, Santacroce, Catellani. Recupero: 2'(pt). Corner: 6-6. Spettatori: 5536.

CommentoCi vuole più coraggio se lo Spezia vuole dire la sua in questo campionato. La squadra di Stroppa, al di là delle assenze, non entra quasi mai in partita riuscendo a rendersi pericoloso solo nella parte iniziale della ripresa ma mostrando grossi limiti nella manovra e nella capacità di servire in modo pulito le punte. Sorride quindi il Padova che concretizza con Pasquato la propria superiorità nel primo tempo e contiene bene nella ripresa.
Formazione più logica per lo Spezia rispetto a quella schierata per necessità contro il Modena. Stroppa porta ancora in panchina Sansovini e Catellani ma recupera Baldanzeddu per un 4-4-2 dove Carrozza è confermato a supporto di Ebagua, Migliore fa l'esterno alto con Magnusson alle sue spalle. A destra Culina, in mediana Seymour e Appelt. Stesso modulo per il Padova che con Mutti in panchina ha sempre vinto tra le mura amiche. L'ex Benedetti dal primo minuto in difesa per i padroni di casa, in attacco coppia Melchiorri-Pasquato.
Bene lo Spezia in avvio, al 10' cross di Baldanzeddu e testa di Migliore parato in due tempi di Mazzoni ma sarà l'unica sortita della prima frazione. Al 18' è invece il Padova a passare con Pasquato che scatta alle spalle di Lisuzzo e supera in pallonetto Leali prima di insaccare di testa. Il Padova prende coraggio, anche per qualche amnesia aquilotta; Melchiorri ci prova da fuori non andando lontanissimo dal bersaglio, poi Leali deve dire no ad un traversone in mezzo di Modesto pericolosamente deviato da Ceccarelli. Ancora Modesto vicino al gol dopo la mezzora ed è più di un campanello d'allarme, tanto che al 35' esce un Magnusson in difficoltà e fuori ruolo per Catellani. L'islandese già da qualche minuto si era scambiato di ruolo con Migliore alzandosi a centrocampo ma faticando parecchio, lui che è un centrale difensivo. Ora lo Spezia ha una maggiore spinta ma ancora non basta per impensierire il Padova, così al 7' della ripresa tocca a Sansovini prendere il posto di un Carrozza sotto tono. Al 13' finalmente si rivede lo Spezia: cross di Culina, Sansovini non aggancia in mezza rovesciata poi la botta di Catellani è deviata dalla difesa in angolo, ma adesso è uno Spezia molto più propenso all'azione offensiva, tanto che subito dopo Mazzoni deve uscire alla disperata su Ebagua chiudendogli lo specchio. Mutti vede la difficoltà della sua squadra ed inserisce Osuji al posto di Jelenic. Una mossa che ha l'effetto di contenere meglio le sortite degli ospiti. Spezia a fare la gara ma il Padova pronto a colpire in contropiede come al 26' quando Melchiorri scalda le mani a Leali dopo una sgroppata. La fiammata spezzina resta isolata e, anzi, il Padova ha l'occasionissima per chiudere il conto quando Seymour la combina grossa davanti alla propria area facendosi portare via il pallone da Osuji che serve Vantaggiato (entrato al posto di Melchiorri) il cui tiro finisce sul palo. Tocca anche ad Henty per Culina per un finale tutto d'attacco da parte dello Spezia che però, per gran parte della gara, non è stato all'altezza.
Una sconfitta, insomma, meritata quella che interrompe la striscia positiva dei bianchi e che adesso impone una svolta sul piano del gioco, perchè se fin qui i risultati tutto sommato positivi hanno coperto certe pecche ora serve un salto di qualità nelle prestazioni magari con il conforto di certi rientri perchè le assenze continuano ad essere troppe e soprattutto troppo prolungate.

sabato 26 ottobre 2013

Spezia-Modena 2-1

Reti: 27'pt rig. Ebagua; 32'st Mangni; 39'st Ebagua

SPEZIA (3-5-2): Leali; Ceccarelli, Borghese (33'st Ashong), Lisuzzo; Migliore (22'pt Culina), Sammarco (18'st Moretti), Seymour, Appelt, Magnusson; Carrozza, Ebagua. 
All. Stroppa
MODENA (3-5-2): Pinsoglio; Gozzi, Cionek, Manfrin; Surraco (29'st Mangni), Salifu, Dalla Bona (23'pt Calapai), Bianchi, Garofalo; Mazzarani (20'st Belloni), Babacar. 

All. Novellino

Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli


Note: Recupero: 5'(pt), 2'(st). Ammoniti: Appelt. Spettatori: 5774 (paganti 1474 + abbonati 4300). Incasso 16.305 + 25968

CommentoUn capolavoro di Ebagua a 6 minuti dal termine regala allo Spezia una vittoria importantissima e alla fine anche meritata perchè il Modena ha avuto, è vero, un certo predominio nella ripresa, ma è anche vero che gli aquilotti hanno concesso solo un tiro in porta in 90 minuti. In precedenza lo Spezia, in vantaggio a metà gara, aveva sfiorato il raddoppio già con Ebagua e soprattutto con un palo clamoroso di Carrozza. 
Lo Spezia si schiera a 3 in difesa e sugli esterni propone Migliore spostato a destra e Magnusson a sinistra. All'ultimo momento Stroppa perde Bovo in mediana rimpiazzato da Sammarco. In attacco Carrozza a supporto di Ebagua, solo panchina per Sansovini e Catellani non al meglio. Modulo 3-5-2 anche per il Modena con la differenza che Novellino sulle corsie laterali si affida a Garofalo a sinistra (nel suo ruolo naturale) ed un giocatore dalle attitudini offensive come Surraco a destra.
Prima del via il ricordo col minuto di silenzio per l'aquilotto De Fraia, scomparso in settimana ma in precedenza le due tifoserie unite nel ricordo del grande doppio ex Paolino Ponzo. Poi il via e primi minuti subito intensi ma sono pochi gli spunti di cronaca se si eccettua un gran destro di Dalla Bona all'11 che finisce a lato con Leali a controllare. Al 23' doppio cambio forzato dopo uno scontro aereo tra Migliore e Dalla Bona. Al loro posto entrano Culina nello Spezia e Calapai nel Modena. Equilibrio in tutto e per tutto, insomma, almeno fino al 27' quando Carrozza si destreggia in area, un rimpallo libera Culina che viene atterrato da Salifu: rigore e giallo per il modenese. Dal dischetto Ebagua non si fa pregare e realizza il 4' gol stagionale. Lo Spezia è galvanizzato dal vantaggio e al 34' sfiora il raddoppio con un numero brasiliano di Appelt che salta in palleggio la linea difensiva ospite e dal limite  si cimenta in una rovesciata che per poco non centra il bersaglio.
Dopo un tempo tutto sommato con pochi spunti di cronaca, nella ripresa lo Spezia crea due occasioni in 5 minuti: prima un colpo di testa di Ebagua sfiora il palo, poi una splendida girata di Carrozza dal limite coglie in pieno il legno con Pinsoglio fuori causa. E' il Modena a dover fare la gara e in effetti la squadra di Novellino alza il baricentro ma la difesa aquilotta regge bene. Stroppa inserisce Moretti per Sammarco, Novellino toglie Mazzarani per Belloni ma poco cambia, poi è la volta di Surraco che lascia il posto a Mangni. E' la svolta perchè al 31' Babacar fa un numero sulla linea di fondo e serve al limite proprio Mangni che di sinistro infila Leali all'angolino. Un gol d'autore, bellissimo, ma non quanto quello di Ebagua al 39': controlla sulla trequarti, botta di sinistro da 30 metri e sfera sotto l'incrocio. Una miccia per il Picco ed il colpo del k.o per il Modena. Settimo risultato utile consecutivo per lo Spezia, frutto di 3 vittorie e 4 pareggi ottenuti con tanti infortuni ed assenze. In attesa di rientri importanti, 3 punti di platino.

sabato 19 ottobre 2013

Trapani-Spezia 1-1

Reti: 20'pt Mancosu, 10'st rig. Ebagua

TRAPANI (4-4-2): Nordi; Garufo, Pagliarulo, Terlizzi, Rizzato; Pacilli, Caccetta, Gambino (18'st Vitale), Nizzetto (38'st Madonia); Iunco (18'st Djuric), Mancosu. 
All. Boscaglia

SPEZIA (4-3-3)Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Bovo (40'pt Catellani), Appelt, Seymour; Sammarco (40'st Moretti), Ebagua, Carrozza (25'st Borghese). 
All. Stroppa 

Arbitro: Di Paolo di Avezzano 


Note: Ammoniti: Pagliarulo, Catellani, Lisuzzo, Borghese. Recupero: 2'(pt), 5'(st). Corner: 2-4

CommentoAltro pari, ed è il quarto consecutivo, per lo Spezia. Un risultato che può soddisfare, in rimonta, ma che adesso chiama i ragazzi di Stroppa a cercare la vittoria sabato prossimo col Modena perché i 3 punti cominciano a mancare. In Sicilia lo Spezia soffre a lungo l'atteggiamento aggressivo e gli alti ritmi della squadra di Boscaglia ma, quando capisce che i siciliani non sono impeccabili nel reparto arretrato, colpisce e potrebbe anche trovare il vantaggio con un po' più di convinzione.
Per un Trapani che si presenta con il consueto 4-4-2, uno Spezia che cambia qualcosa rispetto al modulo base del 4-2-3-1. Stroppa deve infatti rinunciare a Sansovini e Rivas che non vanno nemmeno in panchina. In porta torna Leali alle spalle del consueto pacchetto arretrato, tre in mediana mentre in attacco Sammarco e Carrozza (all'esordio dal primo minuto) sono a supporto di Ebagua. Di contro Boscaglia non propone grosse sorprese rispetto alla formazione annunciata, con Pirrone squalificato e in attacco  Mancosu e l'ex Iunco.
Dieci minuti di studio con pochi spunti sia sul piano delle occasioni che su quello del gioco, poi la fiammata dello Spezia che in un minuto crea due nitide occasioni: Sammarco tira dal limite ma la conclusione è rimpallata e finisce a Carrozza che supera Nordi con un diagonale ma non Terlizzi che salva sulla linea. Sul corner susseguente Lisuzzo di testa mette i brividi ai siciliani. La risposta dei padroni di casa non tarda ad arrivare; il cross di Nizzetto è raccolto di testa da Mancosu e ci vuole un grande Leali per mantenere la porta aquilotta inviolata. È il preludio del gol del vantaggio che giunge al 20' quando una giocata di Iunco pesca Mancosu che scatta e supera in pallonetto un Leali stavolta non impeccabile nell'uscita. Qualcosa non va nella manovra spezzina dopo il vantaggio siciliano perché su una palla persa malamente in mezzo al campo si ripete l'azione in fotocopia del gol con Mancosu ancora lanciato a rete, ma questa volta l'estremo difensore  aquilotto ci mette una pezza. Stroppa corre ai ripari già prima della fine della frazione: fuori Bovo, al di sotto dei suoi standard, dentro Catellani e Spezia con un 4-3-3 puro per contrastare l'aggressività del Trapani.
In realtà l'avvio di ripresa non sembra presentare uno spartito diverso con lo Spezia costantemente in affanno a centrocampo di fronte all'aggressività dei padroni di casa che vanno subito vicini al gol con un bolide da fuori area di Paccilli. Eppure la sensazione è che lo Spezia può mettere in difficoltà il Trapani solo attaccandolo. E infatti, su una percussione da sinistra, Carrozza si infila tra due avversari ed è atterrato. Dal dischetto Ebagua non sbaglia proprio sotto la curva con i 120 spezzini al seguito. La rete ha un effetto rivitalizzante per lo Spezia che adesso manovra con più fluidità. Carrozza chiama al paratone Nordi e Sammarco non riesce nel tap-in vincente. Ora è Boscaglia a dover cambiare qualcosa, dentro Vitale e Djuric mentre Iunco esce coi crampi. Proprio Vitale si presenta con un bolide fuori di poco. Stroppa risponde con Borghese per contrastare i centimetri di Djuric e difesa a 3. Il Trapani ora è meno efficace e lo Spezia sembra averne di più nel finale. Catellani va ancora giù in area ma stavolta per l'arbitro è giallo per simulazione, anche se a ben vedere l'ex Sassuolo viene toccato da dietro. Ultimi minuti con il Trapani che cerca di fare comunque sua la gara e lo schema è il solito, vale a dire la verticalizzazione per Mancosu. Stavolta Leali risponde con un guizzo decisivo che sancisce la divisione, giusta, della posta in palio.

sabato 12 ottobre 2013

Spezia-Brescia 2-2

Reti: 8'st rig. Sansovini; 21'st Scaglia, 33'st Coletti, 48'st Ebagua

SPEZIA (4-3-1-2)Valentini; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Bovo, Appelt, Seymour (35'st Carrozza); Rivas (27'st Henty); Sansovini; (42'st Borghese) Ebagua. 
All. Stroppa
BRESCIA (3-5-2): Arcari; Zambelli, Freddi (17'st Paci), Canigliano; Scaglia, Coletti, Mandorlini (9'st Juan Antonio), Finazzi, Kukoc; Diego Sodinha (38'st Gorssi), Caracciolo. 
All. Bergodi 

Arbitro: Merchiori di Ferrara

Note: Ammonito: Lisuzzo, Bovo, Appelt. Recuperi: 1'(pt), 4'(st). Spettatori: 6111 (1811 paganti + 4300 abbonati). Incasso: 22.102,30 euro + quota abbonati 25.968,08

CommentoQuando dici gli episodi. Per un'ora lo Spezia fa una gran partita e merita il vantaggio, poi subisce il ritorno del Brescia che passa addirittura in vantaggio. Nel recupero lo Spezia pareggia e potrebbe addirittura vincere. Una gara molto intensa ed avvincente, che lo Spezia ad un certo punto sembrava avere perso proprio per gli episodi, dettagli che in B fanno la differenza. 
Nello Spezia si rivede dal primo minuto capitan Sansovini a supporto di Ebagua, alle loro spalle Rivas ispiratissimo fin dai primi minuti. In porta, come previsto, Valentini prende il posto di Leali, ma ci sono novità anche nel modulo perchè Stroppa opta per 3 uomini in mediana alle spalle di un tridente molto mobile nel quale Rivas svaria un po' su tutto il fronte. Il Brescia di Bergodi invece si schiera con un 3-5-1-1 nel quale Sodinha va a piazzarsi alle spalle di Caracciolo. 
Passano 3 minuti e lo Spezia potrebbe passare in vantaggio: angolo di Seymour e pasticcio della retroguardia ospite che nel tentativo di liberare l'area impegna severamente Arcari che vola per evitare l'autorete. Ma è uno Spezia arrembante che imprime alla gara un gran ritmo. Al 15' si vede anche il Brescia con un colpo di testa di Finazzi che sfiora il palo. Immediata risposta aquilotta con un lancio di Appelt per Rivas che sfiora di testa all'indietro costringendo ancora Arcari all'intervento decisivo. Il Brescia ovviamente si affida in attacco alle capacità realizzative di Caracciolo e all'inventiva di Sodinha: proprio quest'ultimo impegna Valentini in una respinta coi pugni, poi sul proseguo dell'azione Caracciolo batte di destro da ottima posizione ma ci mette una pezza Seymour in scivolata. Sul fronte opposto ancora un colpo di testa di Rivas mette i brividi ad Arcari. 
Nonostante i tanti ribaltamenti e le occasioni, la gara si sblocca solo con un rigore ad inizio ripresa (8'): ennesima grande giocata di Rivas che pesca Sansovini a centro area; controllo del capitano che viene strattonato da Freddi e va giù. Dal dischetto lo stesso Sansovini mette a segno la prima rete del suo campionato. Poco dopo va vicinissimo al raddoppio con un sinistro a giro che sfiora l'incrocio. Bergodi mette dentro Juan Antonio per Mandorlini e poi Paci per l'infortunato Freddi. Il pareggio del Brescia però non tarda troppo ad arrivare: ci pensa Scaglia con un sinistro preciso da fuori area. Il Brescia è rinfrancato dalla rete, i bianchi si riorganizzano e la gara si accende ulteriormente. Stroppa getta nella mischia anche Henty per l'ottimo, ma probabilmente stanco, Rivas. Proprio il giocatore proveniente dal Milan fa un gran numero girandosi in un fazzoletto, ma il suo tiro è smorzato da Paci. Sono gli episodi che contano e il Brescia li capitalizza al 32': con un tiro di Coletti che si insacca dopo aver attraversato una selva di gambe con la palla che passa sotto il corpo di Valentini. Ultime battute, dentro anche Carrozza ma lo Spezia sembra non averne più e non solo fisicamente ma anche mentalmente, perchè l'uno-due bresciano è mortifero. L'occasione l'avrebbe Carrozza al 41' ma il suo sinistro termina alto di pochissimo.
E' l'ultimo sussulto del tempo regolamentare ma nel recupero succede di tutto: prima una spizzata di Borghese innesca Ebagua che esplode un destro al volo, quello del 2-2 che fa venire giù il Picco. Poi, all'ultimo respiro, ancora Ebagua davanti ad Arcari si vede respingere il tiro, la palla va a Bovo che piazza il destro. L'urlo resta strozzato perchè la sfera esce di un niente, quello che fa la differenza tra una vittoria ed un pareggio.

sabato 5 ottobre 2013

Pescara-Spezia 1-1

Reti: 28'pt Cutolo; 11'st Bovo

PESCARA (4-3-3): Belardi; Balzano, Bocchetti (1°st Cosic), Schiavi, Rossi (22'st Politano); Nielsen, Brugman, Rizzo; Cutolo, Maniero (35'st Padovan), Ragusa. 
All. Marino.
SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Ceccarelli, Lisuzzo, Migliore; Bovo, (37'st Sammarco) Appelt; Rivas, Moretti (1'st Sansovini), Culina (15'st Seymour); Ebagua. 
All. Stroppa 

Arbitro: Pairetto di Nichelino

Note: Ammoniti: Baldanzeddu, Seymour, Ragusa, Schiavi. Recupero: 1'(pt), 3'(st)

CommentoCerto che se alla fine del primo tempo, con gli aquilotti sotto di un gol, avessero chiesto ad un tifoso dello Spezia se avrebbe firmato per un pari, questo si sarebbe messo a cercare affannosamente una penna. In realtà la ripresa ha messo in mostra uno Spezia voglioso di rimettere in piedi la partita e che, una volta trovato il pari, non si è accontentato sfiorando il colpaccio a Pescara. E alla fine il (comunque) buon punto sta quasi stretto. 

Stroppa sceglie la linea della continuità confermando quasi tutta la formazione che ha impattato col Novara ed inserendo Culina per Magnusson con il conseguente arretramento di Migliore sulla linea dei difensori per un 4-2-3-1, ormai modulo base per gli aquilotti. Il Pescara risponde con il consueto 4-3-3 di Marino: ancora out Sforzini per cui il tridente avanzato è composto da Cutolo, Maniero e Ragusa. In cabina di regia torna Brugman che, dopo l'infortunio, prende il posto di Viviani.
Si parte ed il tiro di Cutolo dopo appena 50 secondi fa pensare ad una partenza sprint dei padroni di casa ma in realtà lo Spezia prende subito le misure a guadagna metri, tanto da avere una buona opportunità al 10' ma il destro di Rivas da ottima posizione non centra il bersaglio. Risposta dei padroni di casa al 18' con Ragusa, servito all'indietro da Cutolo, che si vede deviare la botta in corner. Il Pescara è pericoloso soprattutto con i calci piazzati (tanti i corner collezionati) ma i ritmi non sono elevatissimi e lo Spezia tiene discretamente il campo affidandosi soprattutto alle sortite di Rivas ed Ebagua. La situazione si sblocca al 29' su una ripartenza dei padroni di casa: Rossi va al cross da sinistra, in mezzo Lisuzzo, Ceccarelli e Migliore la bucano e Cutolo, tutto solo sul secondo palo, insacca. Gli aquilotti giocano discretamente fino ai 20 metri abruzzesi ma è mancante nelle conclusioni. Ebagua ci prova ma senza impensierire più di tanto Belardi e, anzi, è Leali che deve volare a deviare un bolide di Nilsen. Brividi poi nel finale di frazione quando Leali esce dall'area respingendo di piede ma proprio dalle parti di Maniero che non ci pensa su e prova un pallonetto che finirebbe in rete se Ceccarelli non salvasse a porta sguarnita con una provvidenziale rovesciata.
Stroppa capisce che per rimettere in piedi la partita serve un maggior supporto ad Ebagua, così nella ripresa ecco l'atteso ritorno di Sansovini (applauditissimo dal suo ex pubblico) che prende il posto di Moretti. Nel Pescara qualche problema per Bocchetti che lascia il posto al Cosic. Proprio Sansovini all'8' serve un pallone d'oro a Culina ma il piattone del croato è neutralizzato da Belardi. E' l'avvisaglia di quanto accade tre minuti più tardi quando una splendida torre di Ebagua trova il perfetto inserimento di Bovo che non fallisce. Il tecnico spezzino decide di inserire Seymour per Culina. Subito Ebagua mette i brividi all'Adriatico con un colpo di testa, ma è un Pescara che ha accusato il colpo. Seymour chiama Belardi alla parata in due tempi, poi Sansovini per poco non beffa il portiere di casa e ci si mette anche la traversa a dire no ad una capocciata di Ebagua, ma ora è lo Spezia ad essere assoluto padrone del campo. Manca solo la stoccata vincente, che probabilmente sarebbe anche meritata ma l'impressione è che con il recupero dei vari infortunati i bianchi acquisiscono una diversa consistenza offensiva. E se la continuità è importante in Serie B, il quarto risultato utile consecutivo non può che essere accolto con soddisfazione.