sabato 5 ottobre 2013

Pescara-Spezia 1-1

Reti: 28'pt Cutolo; 11'st Bovo

PESCARA (4-3-3): Belardi; Balzano, Bocchetti (1°st Cosic), Schiavi, Rossi (22'st Politano); Nielsen, Brugman, Rizzo; Cutolo, Maniero (35'st Padovan), Ragusa. 
All. Marino.
SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Ceccarelli, Lisuzzo, Migliore; Bovo, (37'st Sammarco) Appelt; Rivas, Moretti (1'st Sansovini), Culina (15'st Seymour); Ebagua. 
All. Stroppa 

Arbitro: Pairetto di Nichelino

Note: Ammoniti: Baldanzeddu, Seymour, Ragusa, Schiavi. Recupero: 1'(pt), 3'(st)

CommentoCerto che se alla fine del primo tempo, con gli aquilotti sotto di un gol, avessero chiesto ad un tifoso dello Spezia se avrebbe firmato per un pari, questo si sarebbe messo a cercare affannosamente una penna. In realtà la ripresa ha messo in mostra uno Spezia voglioso di rimettere in piedi la partita e che, una volta trovato il pari, non si è accontentato sfiorando il colpaccio a Pescara. E alla fine il (comunque) buon punto sta quasi stretto. 

Stroppa sceglie la linea della continuità confermando quasi tutta la formazione che ha impattato col Novara ed inserendo Culina per Magnusson con il conseguente arretramento di Migliore sulla linea dei difensori per un 4-2-3-1, ormai modulo base per gli aquilotti. Il Pescara risponde con il consueto 4-3-3 di Marino: ancora out Sforzini per cui il tridente avanzato è composto da Cutolo, Maniero e Ragusa. In cabina di regia torna Brugman che, dopo l'infortunio, prende il posto di Viviani.
Si parte ed il tiro di Cutolo dopo appena 50 secondi fa pensare ad una partenza sprint dei padroni di casa ma in realtà lo Spezia prende subito le misure a guadagna metri, tanto da avere una buona opportunità al 10' ma il destro di Rivas da ottima posizione non centra il bersaglio. Risposta dei padroni di casa al 18' con Ragusa, servito all'indietro da Cutolo, che si vede deviare la botta in corner. Il Pescara è pericoloso soprattutto con i calci piazzati (tanti i corner collezionati) ma i ritmi non sono elevatissimi e lo Spezia tiene discretamente il campo affidandosi soprattutto alle sortite di Rivas ed Ebagua. La situazione si sblocca al 29' su una ripartenza dei padroni di casa: Rossi va al cross da sinistra, in mezzo Lisuzzo, Ceccarelli e Migliore la bucano e Cutolo, tutto solo sul secondo palo, insacca. Gli aquilotti giocano discretamente fino ai 20 metri abruzzesi ma è mancante nelle conclusioni. Ebagua ci prova ma senza impensierire più di tanto Belardi e, anzi, è Leali che deve volare a deviare un bolide di Nilsen. Brividi poi nel finale di frazione quando Leali esce dall'area respingendo di piede ma proprio dalle parti di Maniero che non ci pensa su e prova un pallonetto che finirebbe in rete se Ceccarelli non salvasse a porta sguarnita con una provvidenziale rovesciata.
Stroppa capisce che per rimettere in piedi la partita serve un maggior supporto ad Ebagua, così nella ripresa ecco l'atteso ritorno di Sansovini (applauditissimo dal suo ex pubblico) che prende il posto di Moretti. Nel Pescara qualche problema per Bocchetti che lascia il posto al Cosic. Proprio Sansovini all'8' serve un pallone d'oro a Culina ma il piattone del croato è neutralizzato da Belardi. E' l'avvisaglia di quanto accade tre minuti più tardi quando una splendida torre di Ebagua trova il perfetto inserimento di Bovo che non fallisce. Il tecnico spezzino decide di inserire Seymour per Culina. Subito Ebagua mette i brividi all'Adriatico con un colpo di testa, ma è un Pescara che ha accusato il colpo. Seymour chiama Belardi alla parata in due tempi, poi Sansovini per poco non beffa il portiere di casa e ci si mette anche la traversa a dire no ad una capocciata di Ebagua, ma ora è lo Spezia ad essere assoluto padrone del campo. Manca solo la stoccata vincente, che probabilmente sarebbe anche meritata ma l'impressione è che con il recupero dei vari infortunati i bianchi acquisiscono una diversa consistenza offensiva. E se la continuità è importante in Serie B, il quarto risultato utile consecutivo non può che essere accolto con soddisfazione.

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