sabato 14 dicembre 2013

Varese-Spezia 4-0

Reti: 23'pt Pavoletti, 13'st Forte, 29'st Bjelanovic, 38'st Zecchin

VARESE (4-3-3)Bressan; Laverone, Ely, Rea, Franco; Corti, Blasi, Cristiano; Forte, Pavoletti (1'st Bjelanovic), Zecchin. 
All. Gautieri. 
SPEZIA (3-5-2): Leali; Borghese (16'st Catellani), Lisuzzo, Ceccarelli; Madonna, Sammarco, Seymour, Bovo (16'st Sansovini), Migliore; Carrozza, Ebagua. 
All. Stroppa.

Arbitro: Pairetto di Nichelino

NoteAmmoniti: Blasi, Carrozza, Rea, Sansovini, Sammarco, Catellani. Corner: 3-7. Recupero: 0'(pt), 4'(st).

CommentoLe certezze, o presunte tali, dello Spezia si sgretolano al cospetto di un Varese più quadrato e soprattutto molto più concreto in fase realizzativa. Alla fine il poker che gli uomini di Gautieri rifilano a quelli di Stroppa è persino esagerato nelle dimensioni, ma la vittoria è comunque nitida e figlia di concetti semplici e ben applicati. Mettici poi la giornata di grazia degli uomini del tridente lombardo ed ecco spiegato il successo del Varese. Per lo Spezia necessaria una riflessione, soprattutto ora che sembrava aver trovato la quadratura del cerchio grazie al nuovo modulo.
Lo Spezia, sulla linea della continuità, conferma il sistema di gioco che sembra aver dato una maggiore compattezza, quel 3-5-2 che da quando è stato adottato ha permesso agli aquilotti di subire meno reti ed avere forse anche maggiore consapevolezza. Unica novità l'esclusione di Sansovini e l'inserimento di Carrozza che con Ebagua va a comporre una coppia d'attacco formata da ex varesini. Padroni di casa con il 4-3-3 caro a Gautieri: nel tridente, al fianco di bomber Pavoletti, vanno Zecchin e Forte.
Buona la partenza dello Spezia: a cavallo del 3' minuto l'ex Bressan è costretto per due volte a dire no di fronte ai tentativi spezzini. Prima vola a deviare in corner una sventola di destro di Ebagua, poi si deve distendere per opporsi ad un rasoterra di Sammarco. Si combatte a centrocampo, dove il fraseggio non sempre è semplicissimo a causa di un fondo che ben presto diventa irregolare. Equilibrio che si rompe al 23' grazie ad una splendida rovesciata di Pavoletti, ben pescato in mezzo all'area da un cross di Zecchin. E proprio l'asse d'attacco formato da Zecchin e Pavoletti crea parecchi grattacapi allo Spezia, con l'ex Sassuolo che è abile non solo nella finalizzazione ma anche nel far alzare la squadra. È uno Spezia che comunque non demeriterebbe e al 36' sfiora il pari con un mischione davanti a Bressan ma la sfera non entra. Il Varese dal canto suo si affida a veloci ripartenze e per due volte mette i brividi alla retroguardia ligure con Cristiano che sfiora il palo e con Zecchin che si vede chiudere lo specchio da Leali. Poco dopo ancora Varese pericoloso con Corti che mette fuori sugli sviluppi di un corner.
Il Varese si presenta al via dopo l'intervallo senza Pavoletti, che già alla fine del primo tempo aveva accusato qualche problema di natura muscolare. Dentro quindi Bjelanovic ma è lo Spezia a provare subito la via del gol con un pericoloso diagonale di Carrozza. In realtà è un fuoco di paglia perché il Varese si mette a giocare e gli aquilotti non sembrano trovare le contromisure. Al 13' il Varese trova il raddoppio con Forte che manda a vuoto Borghese, si invola e dal limite trova l'incrocio con un bel destro a giro. Stroppa prova a rientrare in partita tornando all'antica: fuori Bovo e Borghese, dentro Catellani e Sansovini per un 4-2-4. L'azione aquilotta è leggermente più ficcante ma il Varese è ben raccolto dietro e sempre pronto a distendersi. Alla mezz'ora ci vuole un grande Leali per opporsi ad un colpo di testa di Rea ma il portiere di scuola Juve non può nulla, poco dopo, su un altro colpo di testa ravvicinato, questa volta di Bjelanovic servito splendidamente da Forte. Un 3-0 mortifero, ma purtroppo non è finita perchè al 39' Zecchin si inventa una fantastica parabola su punizione che sorprende Leali per un poker pesantissimo da digerire.

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