sabato 25 gennaio 2014

Cittadella-Spezia 1-2

Reti: 32'pt Busellato, 19'st Ferrari, 44'st Ceccarelli



CITTADELLA (4-3-3)Di Gennaro; Coly, Gasparetto, Pellizer, Colombo; Busellato (24'st La Camera), Paolucci, Pecorini (30'st Surraco); Di Roberto, Coralli (40'st Perez), Donnaruma. 
All. Foscarini. 
SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Madonna, Lisuzzo, Bianchetti, Migliore; Seymour, Gentsoglou (29'st Bovo); Schiattarella, Sammarco (42'st Ceccarelli), Rivas (46'st Catellani); Ferrari. 
All. Mangia. 

Arbitro: Saia di Palermo


Note: Ammoniti: Pellizzer, Seymour. Espulso: 42' Lisuzzo. Recupero: 2'(pt), 4'(st)

Commento: Il tabù del “Tombolato”, stadio nel quale lo Spezia non aveva mai vinto, si infrange nel modo più inaspettato dopo che nella prima frazione un errore di Leali e l'espulsione di Lisuzzo, sembravano togliere ogni speranza agli aquilotti. Invece con un secondo tempo intenso ed ordinato lo Spezia ribalta la situazione e porta a casa 3 punti fondamentali.
Il mese di Gennaio, tra sosta lunga e mercato, ha portato molte novità in casa Spezia. Partito Sansovini, e con Ebagua ai box per infortunio, Mangia si affida in attacco a Ferrari piazzando alle sue spalle Sammarco con Rivas ed il nuovo acquisto Schiattarella larghi. Dentro anche gli altri nuovi Gentsoglou, in mediana al fianco di Seymour, e Bianchetti in difesa, dove a destra si piazza Madonna. Nel Cittadella Foscarini opta per un 4-3-3 dove il centravanti Coralli è supportato dalle ali Di Roberto e Donnarumma.
Cittadella pericoloso nelle ripartenze come conferma al secondo minuto quando un affondo a destra di Pecorini fa venire i brividi alle retroguardia spezzina: Madonna chiude provvidenzialmente, rischiando l'autogol. Risposta Spezia affidata ad un colpo di testa di Ferrari dopo torre di Lisuzzo, ma sfera debole per la parata plastica di Di Gennaro. Avvio frizzante di gara, ma per trovare un altro spunto di cronaca bisogna correre al 14' e quando un'uscita a vuoto di Leali permette a Pellizzer di colpire di testa con Bianchetti a salvare una situazione scabrosa. Bianchi non molto continui nell'azione offensiva ma pericolosi su calcio piazzato al 18' con Lisuzzo che colpisce bene di testa, su corner di Migliore, ma manda la palla a colpire in pieno la traversa. Spezia che fatica nella costruzione mentre il Cittadella sta raccolto per poi distendersi in rapidi contropiedi. L'equilibrio salta poco dopo la mezzora ma più che il merito di Busellato, suo il tiro vincente da quasi 30 metri, emerge la giornata difficile di Leali che si butta fuori tempo facendosi beffare dal rimbalzo di un pallone apparentemente innocuo. La frittata del primo tempo è completata a pochi minuti dal termine della frazione: errore in fase di impostazione della difesa spezzina, Lisuzzo entra male ed in ritardo su Donnarumma beccandosi un rosso che ci sta. Mangia corre ai ripari togliendo Sammarco e ripristinando la difesa a 4 con Ceccarelli. Ma il secondo tempo si annuncia tutta in salita con lo Spezia sotto di un gol e di un uomo. Il tecnico spezzino ripresenta gli stessi interpreti ma con qualche accorgimento tattico per non lasciare ulteriormente solo Ferrari; così Rivas va ad agire più centralmente alle spalle del centravanti ex Verona mentre anche Schiattarella si accentra per dare manforte al centrocampo e poi inserirsi. Il Cittadella attende ma lo Spezia non dà l'idea di aver perso le speranze nonostante l'inferiorità numerica. Succede così che al 19' Ferrari lavora un bel pallone al limite, si gira e fulmina Di Gennaro con un destro all'incrocio. Dopo un gol annullato a Coralli per fuorigioco, esce Gentsoglou ed entra Bovo, nel Cittadella esordio per il nuovo acquisto Surraco. Ovviamente il Cittadella è ora costretto a cambiare l'atteggiamento attendista che aveva assunto dall'inizio del secondo tempo. Al 32' gran taglio di Di Roberto e diagonale su cui si immola Bianchetti che salva. Al 38' invece un cross sbagliato da Coly si trasforma in un tiro che incoccia sul palo esterno. Fase finale di sofferenza per lo Spezia in 10, ma è prezioso il lavoro di Ferrari che lotta contro la difesa veneta per far respirare la squadra. Anzi è proprio lo Spezia pericoloso in contropiede con Bovo che serve Schiattarella ma il diagonale è debole. Un secondo tempo molto intenso da parte dello Spezia che viene premiato ad un minuto dalla fine: sugli sviluppi di un corner Migliore pesca sul secondo palo Ceccarelli che schiaccia in rete per l'incredibile vantaggio. Per il Cittadella non c'è più tempo. Lo Spezia sfiora il terzo gol con Bovo che batte a colpo sicuro su assist di Schiattarella ma Coly salva la propria porta in scivolata.
Una vittoria che apre alla grande il 2014 e che arriva nel modo più insperato, dopo un primo tempo chiuso in svantaggio e in inferiorità numerica. Ora sia apre una settimana che porterà ancora le ultime novità di mercato fino alla gara con la Juve Stabia di sabato prossimo. Un match che rilancerebbe definitivamente la squadra di Mangia in lotta per i Playoff.

mercoledì 15 gennaio 2014

Tim Cup Ottavi di Finale: Milan-Spezia 3-1

Reti: 28'pt Robinho, 32'pt Pazzini; 1'st Honda, 45'st Ferrari

MILAN (4-3-2-1): Abbiati; Zaccardo, Mexes, Rami, De Sciglio; Cristante, Montolivo, Poli; Honda (19'st Birsa), Robinho (32'st Nocerino); Pazzini (25'st Petagna). 
All. Tassotti
SPEZIA (4-4-2): Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Bianchetti, Migliore; Schiattarella (20'st Culina), Bovo, Seymour, Rivas (30'st Ciurria); Ferrari, Catellani (38'st Orsic). 

All. Cozzi (squalificato Mangia)

Arbitro: Carmine Russo

Note: Ammoniti: Catellani, Honda, Mexes. Spettatori: 15.584. Incasso: 120.802,50 euro

CommentoE' stata comunque una giornata storica. Il Milan vince 3-1 ed accede ai quarti di finale di Coppa Italia. Ma vincono anche i 7000 tifosi dello Spezia, sui 15000 totali del Meazza, che colorano la grigia serata milanese. Un  tifo incessante e compatto per tutta la gara a prescindere dal risultato, in bilico solo nella prima mezzora. Una dimostrazione d'amore, difficile definirla in altro modo.
In uno stadio dominato vocalmente dal popolo bianco, Mangia getta subito nella mischia i nuovi acquisti Bianchetti e Schiattarella e piazza Catellani dietro a Ferrari mentre Rivas va a sinistra per un 4-2-3-1. Il Milan non può sbagliare: con Seedorf in arrivo, Tassotti cerca il passaggio ai quarti con la coppia Pazzini-Robinho ispirata da Honda. A centrocampo Montolivo con Poli e Cristante; un 4-3-1-2 già utilizzato da Allegri e che probabilmente sarà modulo base anche con Seedorf.
Parte spavaldo lo Spezia e Bovo spara subito alto guadagnando un angolo dopo una punizione battuta a sorpresa. Risposta Milan sugli sviluppi di un corner: Zaccardo batte a rete da pochi passi ma Leali chiude lo specchio. Lo Spezia gioca senza paura, il Milan aspetta il momento giusto per colpire, forte del maggior tassi tecnico. Ne nasce una gara piacevole e veloce, al 14' Mexes sfiora la traversa con un bolide dalla lunga distanza. Ma l'occasione clamorosa capita al 22' sui piedi di Pazzini che calcia incredibilmente fuori davanti a Leali dopo torre di Zaccardo. Ancora Pazzini al 27' calcia di potenza dal limite ma alto di potenza. E' il preludio al gol del vantaggio rossonero: è sempre Pazzini ad andare via sulla destra e a crossare per Robinho che di testa in tuffo insacca. Lo Spezia perde le distanze ed il Milan ne approfitta: al 32' lungo fraseggio al limite tra Robinho e Honda che libera al tiro Pazzini, destro al volo e palla nell'angolo: 2-0. La squadra di Mangia (il suo vice Cozzi in panchina) tiene comunque botta al di là dell'uno-due dei padroni di casa. Manca penetrazione ma del resto accettare il confronto a viso aperto sarebbe un suicidio, per questo i bianchi restano compatti affidandosi alle ripartenze di Rivas, Catellani e Schiattarella.
Il secondo tempo però inizia nel peggiore dei modi per lo Spezia. Al 1' minuto Leali respinge centralmente una conclusione dai 25 metri di Montolivo ed Honda mette a segno il terzo gol rossonero ed il suo primo in Italia. Mangia poco dopo il quarto d'ora inserisce Culina per Schiattarella, poco dopo esce Honda per Birsa nel Milan. La squadra di Tassotti abbassa i ritmi, ovviamente paga dei risultati, lo Spezia cerca di non subire ancora e magari di fare una rete per la sua gente. A sfiorare il gol è però Pazzini al 22' ma Leali è super coi piedi. C'è spazio anche per Ciurria, uno che la maglia del Milan potrebbe anche vestirla in un futuro prossimo. Al 38' Ferrari in diagonale impegna a terra Abbiati. Dentro anche Orsic per Catellani. Il premio per il popolo bianco arriva proprio al 90': Abbiati dice no a Migliore, Bovo rimette in mezzo dove Ferrari scaraventa in rete. Il boato dei 7000 rimbomba in terra meneghina. E dice tante cose...

domenica 29 dicembre 2013

Spezia-Latina 1-4

Reti: 9'st Cisotti, 11'st Crimi, 20'st Ebagua, 35'st Figliomeni, 48'st Jonathas 


SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Borghese, Ceccarelli, Migliore; Seymour, Moretti (43'st Orsic); Catellani, Sammarco (43'pt Ferrari), Carrozza (16'st Rivas); Ebagua. 
All.: Mangia
LATINA (3-5-2): Iacobucci; Cottafava, Brosco, Figliomeni; Milani, Crimi, Morrone, Bruno (27'st Ricciardi), Alhassan; Cisotti (22'st Ghezzal), Jonathas. 

All. Breda

Arbitro: Bruno di Torino

NoteAmmoniti: Alhassan, Moretti, Morrone, Bruno, Borghese, Ricciardi. Recupero: 3'(pt), 4'(st). Spettatori: 6375 (2075+4300). Incasso: 21769,50+25968,08

CommentoIl Latina rovina la 'settimana perfetta' dello Spezia e di Mangia e passa al Picco al termine di una gara nervosa, soprattutto la ripresa, e mal diretta. Lo fa, questo va detto, con merito perchè gioca a lungo meglio della squadra di casa, nel primo tempo crea diverse occasioni ma è nella ripresa che piazza l'uno-due che indirizza la gara.
Uno Spezia tutto qualità per Devis Mangia al via. Un 4-2-3-1 con Sammarco alle spalle di Ebagua e le ali vere Catellani e Carrozza. In mediana Moretti al fianco di Seymour mentre è Borghese a prendere il posto di Lisuzzo, squalificato, al centro della difesa a far coppia con Ceccarelli. Breda risponde con un 3-5-2 in cui è Cisotti il prescelto in attacco al fianco di Jonathas.
Molto aggressiva la squadra ospite sui portatori di palla spezzini con raddoppi in ogni zona del campo. Lo Spezia tiene il pallino del gioco ma sbatte contro un Latina estremamente determinato che al 21' tenta la conclusione di potenza dalla distanza con Jonathas. Leali respinge ma è il primo spunto di cronaca del match. Al 25' una licenza poetica inopportuna in mezzo al campo di Moretti, fin qui positivo, apre il contropiede del Latina, Cisotti scatta sul filo del fuorigioco e chiama Leali alla seconda parata della partita. Il Latina capisce il momento favorevole e ci prova ancora qualche minuto più tardi: botta dal limite di Jonathas con palla fuori non di molto. Per lo Spezia una gara che si conferma difficile, come nelle previsioni della vigilia. L'aggressività e gli alti ritmi dei nerazzurri rendono difficile il compito degli uomini di Mangia che spesso si ritrovano con Ebagua troppo solo a causa della difficoltà degli esterni di proporsi con efficacia nelle due fasi. Di contro il Latina va ancora vicino al gol con un'apertura dell'ottimo Jonathas per Cisotti il cui cross basso è salvato da Leali. Poco prima della fine della frazione Mangia è costretto al cambio dell'acciaccato Sammarco: dentro Ferrari per un secondo tempo con lo Spezia più presente in avanti.
Ma anche la ripresa inizia male per gli aquilotti che però stavolta vanno sotto: lancio di Morrone, la difesa spezzina si alza male e Cisotti insacca con un pallonetto. Un vantaggio meritato, ma non basta. Due minuti più tardi Catellani perde banalmente palla cercando un improbabile fallo e apre il contropiede ospite rifinito da Jonathas per Crimi che batte ancora Leali da pochi passi. Mangia toglie Carrozza per Rivas, poco dopo lo Spezia accorcia: Baldanzeddu crossa per Ebagua che incorna alle spalle di Iacobucci: 1-2. La partita diventa una corrida anche per colpa dell'imbarazzante Diego Bruno di Torino che sbaglia tutto lo sbagliabile. Lo Spezia ci prova ancora con Ebagua ma Iacobucci para a terra, poi Ricciardi sfiora il palo con una sventola e subito dopo mette alto da buona posizione mentre il Picco è una polveriera. A spegnerlo ci pensa Figliomeni che da sottomisura risolve sugli sviluppi di una punizione. E' il colpo del k.o., perchè lo Spezia non ha più la forza di reagire e anzi prende il quarto gol in contropiede con Jonathas.
Un finale amaro per una squadra che avrebbe potuto dare uno scossone al proprio campionato. Che è ancora lunghissimo.

giovedì 26 dicembre 2013

Bari-Spezia 1-2

Reti: 5'st Carrozza, 37'st Ebagua; 39'st Fedato

BARI (4-3-3): Guarna; Sabelli 40'st Leonetti), Polenta, Ceppitelli, Chiosa; Defendi, Fossati, Sciaudone; Galano, Beltrame (13'st Joao Silva); Fedato. 
All. Alberti

SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Bovo, Seymour; Catellani (40'st Rivas), Sammarco, Carrozza (28'st Sansovini); Ebagua. 
All. Mangia.

Arbitro: Maresca di Napoli

NoteAmmoniti: Fossati, Sabelli, Fedato, Bovo, Ceppitelli, Lisuzzo, Fossati, Catellani. Espulso: 16'st Fossati. Recupero: 1'(pt), 3'(st). Note: spettatori 1162 circa; 35 dalla Liguria. Corner: 1-4

CommentoQuestione di santi ed eroi. Il boxing day si gioca nel giorno di Santo Stefano al San Nicola di Bari, gli eroi sono quelli con la maglia dello Spezia che colgono il successo in campo avverso grazie alle reti nella ripresa di Carrozza ed Ebagua portando lo score di Mangia sulla panchina aquilotta a due vittorie in due partite. Un grande impatto per l'ex tecnico dell'under 21 azzurra che riparte dal secondo tempo del match contro il Lanciano e propone un 4-2-3-1 con Ebagua vertice avanzato, Sammarco alle sue spalle mentre Catellani e Carrozza sono le ali. Padroni di casa con il 4-3-3: in attacco Fedato (esterno accostato anche allo Spezia per il mercato di Gennaio), Beltrame e Galano.
Autoritario lo Spezia nell'incipit ma la prima occasione è di marca barese all'11' quando Leali calcola male il tempo dell'uscita ma Sciaudone spreca tutto calciando alto. Per vedere lo Spezia bisogna attendere il 28': Ebagua, ben servito da Carrozza al limite, spedisce a lato svirgolando il pallone. Aquilotti a fare la gara, Bari raccolto dietro e pronto a ripartire, non molte però le occasioni degne di nota. Al 33' grossa occasione per lo Spezia: Migliore sul fondo pesca a centro area Catellani, sinistro immediato e Guarna respinge. E' l'occasione più grossa di un primo tempo senza grossi scossoni.
Ripresa caratterizzata dalla pioggia che nell'intervallo ha aumentato considerevolmente la propria intensità. Subito lo Spezia pericoloso in contropiede, Catellani serve a sinistra Carrozza il cui tiro è deviato in corner da Guana non senza difficoltà. E' il preludio al gol del 5' minuto. Carrozza è atterrato vicino al vertice dell'area da Ceppitelli, lo stesso ex veronese batte forte e tagliato con palla che schizza sul terreno inzuppato davanti a Guarna che tocca ma non trattiene. Primo gol stagionale per Carrozza e Spezia in vantaggio. Alberti corre ai ripari e toglie un inconcludente Beltrame per Joao Silva. Al 14' occasione di marca barese con Fedato che serve Sciaudone: sinistro alto. Il compito dei galletti diventa però più complicato al 17' quando Fossati incorre nel secondo giallo lasciando in 10 la propria squadra. La gara è viva, il Bari ci prova con Defendi da fuori area e poi con una conclusione di Galano smorzata da Lisuzzo, in mezzo lo Spezia con una punizione di Ebagua potente ma centrale. Mangia non vuole chiudersi ed inserisce Sansovini al posto di Carrozza. Lo Spezia regge l'urto nel momento di massimo sforzo barese e colpisce: Ebagua ruba palla a Chiosa, salta anche Guarna e deposita in rete. Sembra finita ma non è così perchè al 39' i padroni di casa tornano in gara grazie ad un tiro cross di Fedato che pesca fuori posizione Leali. Una rete che vale gli ultimi minuti di sofferenza anche se in realtà è lo Spezia che, con l'ingresso di Rivas per Catellani, potrebbe segnare ancora. Il triplice fischio sancisce tre punti meritati ed importantissimi per lo Spezia che continua nella sua splendida settimana di Natale. Col Latina si gioca per l'alta classifica.

sabato 21 dicembre 2013

Spezia-Lanciano 2-0

Reti: 24'st Bovo, 30'st Ebagua

SPEZIA (4-4-2): Leali; Madonna (10'pt Magnusson), Lisuzzo, Ceccarelli, Baldanzeddu; Rivas (14'st Bovo), Sammarco, Seymour, Carrozza; Ebagua, Sansovini (41'st Catellani). 
All. Mangia
VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Aridità; Del Col, Aquilanti, Troest, Germano (36'st Ferrario); Casarini, Paghera (28'st Minotti), Vastola; Piccolo, Falcinelli, Turchi. 

All. Baroni

Arbitro: Borriello di Mantova

NoteAmmoniti: Ceccarelli, Casarini, Bovo. Recupero: 2'(pt), 3'(st). Spettatori: 5.413 di cui 1.113 paganti + 4300 abbonati. Incasso: 10.238,70 + 25.968,08

CommentoCambiare per vincere. Non è una regola ma nel calcio spesso funziona. Per il gioco ci sarà ancora da aspettare perchè Mangia ha bisogno di qualche partita per applicare le proprie idee, ma intanto si gode tre punti importanti ottenuti al termine di un match, quello contro il Lanciano, combattuto ed in bilico fino a metà ripresa. Bianchi volenterosi nella prima frazione poi nella ripresa Mangia cambia e lo Spezia colpisce ma lo fa nel momento forse migliore degli ospiti.
Devis Mangia per la sua 'prima' sulla panchina aquilotta getta subito in tavola le sue carte: 4-4-2 con due ali e le due punte, in mediana Seymour e Sammarco, assente Migliore (accorso accanto alla moglie che in dolce attesa) ed è quindi Baldanzeddu ad andare a sinistra. Il Lanciano schiera, nonostante le numerose assenze tra le quali spicca quella del capitano Mammarella, il consueto 4-3-3 per un tridente formato da Piccolo, Falcinelli e Turchi. Dopo 11 minuti Mangia è già costretto al primo cambio quando Madonna chiede il cambio dopo un contrasto falloso di Turchi; dentro Magnusson con Baldanzeddu che va a destra. Dopo un avvio caratterizzato da ritmi alti ma anche da molti errori in appoggio da parte di entrambe le formazioni, al 25' arriva la prima azione degna di nota quando Rivas salta l'uomo sulla linea di fondo e crossa per Sansovini che di testa sfiora l'incrocio. Cinque minuti più tardi Aquilanti e Aridità per poco non combinano la frittata favorendo Carrozza per il più facile dei gol, ma il guizzo in extremis del portiere ospite evita il gollonzo. Il gioco dello Spezia sembra decollare quando gli esterni si accendono, ma questo accade con poca continuità mentre in mezzo Sammarco sembra abbastanza a suo agio in mediana. L'azione dei padroni di casa sale d'intensità mentre il Lanciano si affida soprattutto al contropiede (gol di Falcinelli annullato per fuorigioco con azione fermata ampiamente prima del tiro dal direttore di gara). I rossoneri di Baroni si fanno vedere al 42' dalle parti di Leali costringendolo alla parata in due tempi con una botta di Turchi e poi ancora al 44' quando Piccolo pesca su punizione Vastola tutto solo sul secondo palo ma il centrocampista mette a lato.
Ripresa con stessi interpreti e stesso copione della prima frazione. Lo Spezia ci prova ma non morde, il Lanciano aspetta il contropiede giusto. Al 12' una palla geniale di Sammarco, forse il migliore dello Spezia, mette Carrozza davanti ad Aridità ma l'ex veronese tenta un improbabile pallonetto e spreca la ghiotta occasione. Mangia capisce che bisogna cambiare qualcosa e passa al 4-2-3-1 inserendo Bovo al posto di Rivas e spostando Sammarco sulla trequarti. E' Vastola però a mettere i brividi con un gran tiro dalla distanza che sfiora la traversa e poi con un colpo di testa di Falcinelli che sbatte sul legno a Leali battuto. Lo Spezia evidenzia le solite difficoltà a mettere in moto le punte e così, in un momento non semplice, ci pensa un centrocampista: al 24' Bovo raccoglie una corta respinta della difesa abruzzese, si coordina e colpisce di destro con palla che sbatte sul palo e si insacca. Un gran gol che dà fiato allo Spezia e alla sua gente. Al 30' si replica con uno schema da calcio piazzato: Seymour pesca Ceccarelli che appoggia di testa a Sammarco, cross al bacio per Ebagua che schiaccia in porta da pochi passi. Un 2-0 terribile per il Lanciano che reagisce al 35' con un rasoterra di Turchi. Gli ospiti ci provano nel finale ma Minotti mette a lato da centroarea mentre la difesa spezzina regge l'urto. L'avventura di Devis Mangia inizia col piede giusto.

sabato 14 dicembre 2013

Varese-Spezia 4-0

Reti: 23'pt Pavoletti, 13'st Forte, 29'st Bjelanovic, 38'st Zecchin

VARESE (4-3-3)Bressan; Laverone, Ely, Rea, Franco; Corti, Blasi, Cristiano; Forte, Pavoletti (1'st Bjelanovic), Zecchin. 
All. Gautieri. 
SPEZIA (3-5-2): Leali; Borghese (16'st Catellani), Lisuzzo, Ceccarelli; Madonna, Sammarco, Seymour, Bovo (16'st Sansovini), Migliore; Carrozza, Ebagua. 
All. Stroppa.

Arbitro: Pairetto di Nichelino

NoteAmmoniti: Blasi, Carrozza, Rea, Sansovini, Sammarco, Catellani. Corner: 3-7. Recupero: 0'(pt), 4'(st).

CommentoLe certezze, o presunte tali, dello Spezia si sgretolano al cospetto di un Varese più quadrato e soprattutto molto più concreto in fase realizzativa. Alla fine il poker che gli uomini di Gautieri rifilano a quelli di Stroppa è persino esagerato nelle dimensioni, ma la vittoria è comunque nitida e figlia di concetti semplici e ben applicati. Mettici poi la giornata di grazia degli uomini del tridente lombardo ed ecco spiegato il successo del Varese. Per lo Spezia necessaria una riflessione, soprattutto ora che sembrava aver trovato la quadratura del cerchio grazie al nuovo modulo.
Lo Spezia, sulla linea della continuità, conferma il sistema di gioco che sembra aver dato una maggiore compattezza, quel 3-5-2 che da quando è stato adottato ha permesso agli aquilotti di subire meno reti ed avere forse anche maggiore consapevolezza. Unica novità l'esclusione di Sansovini e l'inserimento di Carrozza che con Ebagua va a comporre una coppia d'attacco formata da ex varesini. Padroni di casa con il 4-3-3 caro a Gautieri: nel tridente, al fianco di bomber Pavoletti, vanno Zecchin e Forte.
Buona la partenza dello Spezia: a cavallo del 3' minuto l'ex Bressan è costretto per due volte a dire no di fronte ai tentativi spezzini. Prima vola a deviare in corner una sventola di destro di Ebagua, poi si deve distendere per opporsi ad un rasoterra di Sammarco. Si combatte a centrocampo, dove il fraseggio non sempre è semplicissimo a causa di un fondo che ben presto diventa irregolare. Equilibrio che si rompe al 23' grazie ad una splendida rovesciata di Pavoletti, ben pescato in mezzo all'area da un cross di Zecchin. E proprio l'asse d'attacco formato da Zecchin e Pavoletti crea parecchi grattacapi allo Spezia, con l'ex Sassuolo che è abile non solo nella finalizzazione ma anche nel far alzare la squadra. È uno Spezia che comunque non demeriterebbe e al 36' sfiora il pari con un mischione davanti a Bressan ma la sfera non entra. Il Varese dal canto suo si affida a veloci ripartenze e per due volte mette i brividi alla retroguardia ligure con Cristiano che sfiora il palo e con Zecchin che si vede chiudere lo specchio da Leali. Poco dopo ancora Varese pericoloso con Corti che mette fuori sugli sviluppi di un corner.
Il Varese si presenta al via dopo l'intervallo senza Pavoletti, che già alla fine del primo tempo aveva accusato qualche problema di natura muscolare. Dentro quindi Bjelanovic ma è lo Spezia a provare subito la via del gol con un pericoloso diagonale di Carrozza. In realtà è un fuoco di paglia perché il Varese si mette a giocare e gli aquilotti non sembrano trovare le contromisure. Al 13' il Varese trova il raddoppio con Forte che manda a vuoto Borghese, si invola e dal limite trova l'incrocio con un bel destro a giro. Stroppa prova a rientrare in partita tornando all'antica: fuori Bovo e Borghese, dentro Catellani e Sansovini per un 4-2-4. L'azione aquilotta è leggermente più ficcante ma il Varese è ben raccolto dietro e sempre pronto a distendersi. Alla mezz'ora ci vuole un grande Leali per opporsi ad un colpo di testa di Rea ma il portiere di scuola Juve non può nulla, poco dopo, su un altro colpo di testa ravvicinato, questa volta di Bjelanovic servito splendidamente da Forte. Un 3-0 mortifero, ma purtroppo non è finita perchè al 39' Zecchin si inventa una fantastica parabola su punizione che sorprende Leali per un poker pesantissimo da digerire.

lunedì 9 dicembre 2013

Spezia-Avellino 0-0

SPEZIA (3-5-2): Leali; Borghese, Lisuzzo, Ceccarelli; Madonna, Sammarco, Seymour, Bovo, Migliore; Ebagua (46'st Ferrari), Sansovini (21'st Carrozza). 
All. Stroppa.
AVELLINO (3-5-2): Seculin; Peccarisi, Pisacane, Bittante; Zappacosta, Schiavon, Togni (17'st D'Angelo), Arini, Izzo, Castaldo, Galabinov (29'st Soncin). A disp. Di Masi, Angiulli, Millesi, De Vito, Massimo. All. Massimo Rastelli.

Arbitro: Mariani di Aprilia

NoteAmmoniti: Pisacane, Bittante, Borghese. Spettatori: 6mila circa (5758 di cui 1458 paganti e 4300 abbonati). Incasso: 16062 + 25968,08. Corner: 4-4.

CommentoNon passa lo Spezia contro un coriaceo Avellino che ha dimostrato di essere squadra compatta e scorbutica mentre lo Spezia conferma che con il nuovo modulo ha maggiore quadratura e consistenza. Un pari che forse accontenta di più gli irpini mentre i bianchi devono rimandare l'assalto a zone più nobili della classifica.
Conferme per il 3-5-2 in casa Spezia. Il modulo che ha dato ottimi risultati a Reggio Calabria e contro il Pescara in Coppa, vede Bovo, Seymour e Sammarco a comporre la cerniera di centrocampo con Madonna esterno di destra. In attacco la coppia Sansovini-Ebagua. Stesso sistema di gioco per l'Avellino: in attacco Galabinov e Castaldo mentre l'ex Millesi va in panchina.
Moduli speculari, quindi, e subito grande densità nella zona mediana con ritmi elevati. Prima occasione per gli ospiti che potrebbero passare già all'8' minuto quando un colpo di testa di Galabinov coglie la traversa e sul tap-in Castaldo si vede deviare la botta in corner da Ceccarelli. Risposta aquilotta al quarto d'ora con una punizione di Seymour respinta coi pugni da Seculin. E' una fiammata ma all'interno di in match nel quale si combatte su ogni pallone ed in ogni centimetro di campo. A destra l'Avellino fatica ad arginare Madonna mentre il terzetto in mediana offre intensità ed equilibrio con Bovo, Seymour e Sammarco sugli scudi. Ben presto la fascia sinistra ospite è già ammonita: Pisacane e Bittante finiscono sul taccuino di Mariani. A fronte di una gara intensissima non sono però molte le occasioni nitide: lo Spezia è pericoloso in un paio di occasioni con Ebagua che non inquadra il bersaglio.
Buona anche in avvio di ripresa l'azione dello Spezia. Al 10' Madonna scalda i pugni di Seculin con un sinistro dal limite, poi grande occasione per Bovo che, ben smarcato da Sansovini, sceglie l'assist in mezzo per Ebagua invece di tirare da ottima posizione. Ma l'Avellino è squadra pericolosissima e Schiavon si vede respingere da Leali un destro da dentro l'area di rigore. Stroppa prova a dare nuova linfa all'attacco inserendo Carrozza per Sansovini, poco dopo Rastelli lo imita cambiando Galabinov con Soncin mentre la stanchezza comincia a farsi sentire sulle gambe di due squadre che hanno giocato per oltre un'ora a ritmi elevatissimi. A 4 dal termine una combinazione Bovo-Sammarco fa giungere la sfera ad Ebagua in area, splendida girata del nigeriano che coglie la base del palo. Nel recupero dentro Ferrari per Ebagua ma il risultato non cambia più. Un pari che è meglio di niente, soprattutto se ottenuto contro una buona squadra, ma che al momento non permette allo Spezia di spiccare il volo verso le zone alte.